La Rizzoli presenta ai lettori italiani l’autore Robert Karjel. Lo scrittore con il romanzo Lo svedese (De redan doda, 2010) ha ottenuto un clamoroso successo, è stato tradotto in oltre dieci paesi e la Twentieth Century Fox ha acquistato i diritti cinematografici per realizzarne una serie televisiva.
Il protagonista è una guardia del corpo reale e agente della polizia di sicurezza svedese, si chiama Ernst Grip e un giorno viene convocato dall’FBI e portato su di un’atollo sperduto in mezzo all’Oceano Indiano. Ma tutta la storia che verrà narrata ha un prologo ben preciso e tutto è iniziato in pratica subito dopo il tremendo tsunami che colpì la Thailandia nel 2004.
Da questo sconvolgente fenomeno alcune persone di varie nazionalità si sono fortunosamente salvate, ma date per disperse o morte dalle autorità delle loro nazioni.
Tutte si ritrovano per caso presso un hotel in riva al mare, sempre in Thailandia e tutte portano tracce sia fisiche che mentali di quanto avvenuto, sono: Vadislav, Reza, N., e Mary, una misteriosa donna americana che viveva a Topeka. N., andandoci a letto, scopre che lei ha un tatuaggio in fondo alla schiena: un gatto che inarca la schiena.
I quattro, che ormai sono a corto di denaro e non sanno dove andare, sono avvicinati da un certo Bill Adderloy che propone di rientrare negli Stati Uniti, proprio nella città di Topeka e compiere una rapina in banca, per finanziare la loro nuova vita.
Ma tutto questo quale riferimento ha con la richiesta dell’FBI e con Ernst Grip chiamato a interrogare un detenuto che forse è svedese ma che si rifiuta di parlare e non si è riusciti a identificare?
Grip incontra il prigioniero e si avvede che ha subito le più atroci torture e quest’ultimo piano piano si apre, raccontando i fatti accaduti anni prima in Thailandia e dallo tsunami arriva a parlare della strage accaduta in una banca del Texas.
Ma Grip capisce che il caso è più complicato di quanto appaia e che una parte della sua vita che ha sempre voluto tenere nascosta è coinvolta nell’indagine
L’autore:
Robert Karjel ex pilota di caccia è tenente colonnello dell'Aereonautica militare svedese e comanda uno squadrone di elicotteri. Dopo aver studiato al prestigioso Royal Institute of Technology di Stoccolma, dove ha conseguito la laurea in Fisica applicata, nel 2005 ha frequentato l'Amherst College, in Massachusetts. Nel 2010 è stato comandante dell'unità aeronavale sul pattugliatore Carlskrona nel Golfo di Aden, dove ha combattuto i pirati somali e ha partecipato alle operazioni militari nella regione dello Yemen, storica roccaforte di Al Qaeda. È apparso nel documentario della BBC The Trouble with Pirates, dedicato all'Operazione Atalanta. Le ricerche per i suoi romanzi lo hanno portato nel deserto libico, nei covi dei narcotrafficanti in Amazzonia e nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Vive vicino a Stoccolma con la moglie e le due figlie.
La quarta:
Ernst Grip, guardia del corpo reale e agente della Polizia di sicurezza svedese, viene convocato dall’FBI a New York e portato in uno sperduto atollo dell’Oceano Indiano per interrogare un detenuto di cui non si comprende la nazionalità. L’ipotesi è che il prigioniero sia svedese e sia coinvolto in un attacco terroristico di matrice islamica avvenuto in Kansas, ma poiché si rifiuta di parlare, sembra impossibile identificarlo. L’agente si trova davanti una specie di fantasma: ciò che resta di un uomo che ha subito per mesi e mesi le più atroci torture. Lentamente, però, il prigioniero comincia a raccontare, e Grip rimane invischiato in un’indagine che parte da fatti avvenuti in Thailandia subito dopo lo tsunami del 2004, si intreccia a una serie di furti di opere d’arte, agli interessi di uno spietato trafficante d’armi americano e si insinua nelle pieghe più oscure del terrorismo internazionale. Ma scoprirà qualcosa di ancor più sconcertante: che la sua vita e quella del misterioso detenuto sono legate in maniera inaspettata ma indissolubile. Thriller sofisticato e dal ritmo incalzante, Lo Svedese indaga nel cuore della psiche umana e della politica internazionale gettando una luce nuova sui compromessi morali che le persone, e le nazioni, sono costrette a fare in condizioni estreme. Karjel non solo ci dimostra di conoscere a fondo i meccanismi dell’intelligence e dell’indagine investigativa ma anche di saper dar vita a personaggi indimenticabili e dal volto profondamente umano. Con questo romanzo, tradotto in dieci lingue, e i successivi, l’agente Grip è destinato a entrare nell’olimpo dei grandi detective della letteratura. La Twentieth Century Fox ha acquisito i diritti cinematografici per realizzarne una serie televisiva.
Lo svedese di Robert Karjel (De redan doda, 2010)
Traduzione Flavio Santi
Rizzoli, collana Rizzoli Best, pagg. 316, euro 18,00
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