Anche la creatrice del maghetto Harry Potter cambia verso, per utilizzare l' espressione del tormentone politico italiano degli ultimi mesi.
Dall'alto del suo impero economico costruito a colpi di bacchetta magica di Harry Potter, J. K. Rowling dichiara che da ora in poi si dedicherà al genere giallo, pur se sotto pseudonimo maschile. Pseudonimo diventato il segreto di Pulcinella, ormai.
Quello che salta all'occhio è che quando uscì il primo romanzo della saga del detective Cormoran Strike, “Il richiamo del cuculo” (proposto in Italia, come i successivi, dall'editore milanese Salani) sotto pseudonimo e con la nota che era opera di un esordiente, fu accolto debolmente dalla critica fino a quando, pochi mesi dopo, e forse non a caso, il Sunday Times rivelò la “maternità” dell'opera. Da allora divenne un caso letterario internazionale.
Due fatti si evincono. Il primo: la celebrità dell'autore influenza moltissimo il pubblico e quindi le vendite.
Il secondo: se un' autrice dal successo planetario come la Rowling inizia a produrre una serie di romanzi polizieschi, significa che il genere è vivo e vegeto e costituisce, almeno nel mondo anglosassone, una sicura fonte di guadagno.
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