L’incredibile viaggio di Todd Downing, Polillo 2014.
“Farà saltare in aria il treno?” “Sì, è stata questa la sua minaccia. Mi è parso necessario avvertire qualcuno” si confida Saul King con Hugh Rennert, agente del tesoro americano in viaggio da Laredo a Città del Messico (per essere precisi è stata la moglie di S.K. a udire queste parole).
Il treno non salterà in aria ma il morto ammazzato salta fuori lo stesso dopo una lunga galleria ucciso con una iniezione ipodermica di nicotina (vedete un po’ come le studiano).
Sette i viaggiatori di una carrozza tra cui si nasconde l’assassino (lo dirà in seguito lo stesso Rennert che indaga): “King, Spahr, Radcott, il messicano dallo sguardo furtivo, l’uomo dai capelli grigi, l’individuo alto che aveva l’aria di un agricoltore e la signora vestita di taffetà nero che portava un anello al dito e le maniche coi polsini”. Avvoltoi che sembrano seguire il treno, costretto a fermarsi per un guasto alla macchina, a creare un clima lugubre e spettrale, una spilla da cravatta trovata, un tagliacarte sparito, una cappelliera che non è al suo posto e altri piccoli indizi sparsi qua e là.
Ancora: un secondo omicidio che avviene con le stesse modalità, l’isolamento della carrozza in cui si trovano i sospettati, delitto che si riallaccia ad un altro delitto del passato, l’inquietudine e la paura che serpeggiano, la tensione in continuo aumento, anche per la presenza dei soldati sul treno che temono un attentato del movimento dei Cristeros ribelli al governo.
Scrittura precisa, accurata, personaggi credibili, colpo di scena finale ben assestato, e insomma un lavoro svolto con la bravura dell’artigiano di un tempo che fu.
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