In attesa di scoprire quale sarà il futuro di Sua Altezza Serenissima Malko Linge, con la morte nell’ottobre scorso del suo autore Gérard de Villiers, torniamo a gustare la sua 65ª avventura: (Le fugitif de Hambourg, 1982), in edicola questo mese con il numero 80 di Segretissimo SAS.
Dalla quarta di copertina:
Reticolati di filo spinato, campi minati, nessun segno di vita. Malko Linge osserva con il binocolo la zona di frontiera tra Austria e Cecoslovacchia e un senso di vuoto lo prende alla gola. Lungo quel confine che separa due mondi, Est e Ovest, pochi metri fanno la differenza tra la libertà e la morte. Lui e Krisantem sono lì per conto della CIA a prelevare un transfuga della Germania Orientale. Il colonnello Hans Dorbach conosce i nomi degli agenti infiltrati nei posti chiave del blocco occidentale: il suo tradimento è un’occasione unica per smantellare l’intera rete. Ma i guai sono assicurati, se l’imprevisto ha gli occhi azzurri e il corpo esplosivo di Renata Hurwitz. Quando la tedesca dai capelli rossi sparisce da un hotel di Monaco con i documenti del fuggiasco, la caccia si scatena. Temperatura alle stelle per il Principe delle Spie, preso in un vortice di doppi e tripli giochi. Nell’Europa della Guerra Fredda fa più caldo che all’inferno.
Ecco l’incipit:
Un fremito leggero percorse gli alti steli del campo di mais, a destra del fossato in cui si teneva nascosto Malko. Questi girò la testa, immediatamente all’erta. Elko Krisantem, accovacciato qualche metro dietro al suo padrone, portò la mano al parabellum Astra che teneva infilato nella cintura. Un capriolo si affacciò timidamente tra le pannocchie, subito seguito da altri tre. Gli animali fiutarono per un istante il vento, poi attraversarono la strada con balzi maldestri e comici, infine si allontanarono tra i solchi di un campo già mietuto. Malko si rilassò. Quella zona lungo la cortina di ferro che separa l’Austria dalla Cecoslovacchia era il sogno proibito di tutti i cacciatori. Caprioli e fagiani vi pullulavano per un motivo molto semplice: la caccia era vietata. Gli animali avevano imparato a non avventurarsi né troppo vicino ai villaggi dell’Ovest né nei campi minati dell’Est. Di tanto in tanto un’esplosione turbava la quiete della campagna austriaca: un cervo aveva camminato nella zona vietata, nell’Est. E questo permetteva alla polizia di frontiera ceca o ungherese di mangiare un po’ di carne fresca.
Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista sas, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.
Fuga da Amburgo di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 80), 182 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Mario Morelli
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