Arriva finalmente in edicola uno degli attesi inediti di Anthony Berkeley, firma eccellente del mystery. Il Giallo Mondadori n. 3111 presenta Morte al Parlamento (Death in the House, 1939).
Dalla quarta di copertina:
Alla Camera dei Comuni i deputati in seduta trattengono il respiro. Lord Wellacombe sta tenendo il suo discorso a favore di un provvedimento speciale per l’India: una volta approvato, autorizzerà il pugno di ferro contro i disordini scoppiati nella colonia inglese. Per un momento il tono sicuro del politico vacilla. Stupore nell’uditorio. Un sorso d’acqua, la mano malferma che posa il bicchiere ne versa un po’. E quando l’oratore tenta di riprendere, qualche parola e crolla a terra di schianto nello sconcerto generale. Infarto? Ictus? Nemmeno per sogno. Sugli abiti della vittima si troverà una spina intinta nel curaro. Ma a lord Arthur Linton, sottosegretario di stato per l’India, non occorre una prova che il suo superiore non è morto per cause naturali. Tre lettere anonime avevano minacciato l’eliminazione sistematica di chiunque si fosse schierato per l’approvazione della legge. Sembravano farneticazioni come tante. Ora suonano come l’annuncio del peggiore degli incubi.
Ecco l’incipit:
— Gli onorevoli colleghi della Camera dei Comuni non si aspetteranno certo che ricapitoli la lunga storia dei problemi che si sono verificati in quel disgraziato paese negli ultimi anni. Il resoconto diventerebbe noioso, perché davanti a una successione ininterrotta di tragedie l’intelligenza si ribella, e le tragedie stesse finiscono per diventare tediose. Ma di recente la situazione è arrivata al capolinea. Non è certo il caso che vi ricordi della drammatica aggressione di alcune settimane fa contro il viceré in persona. I particolari saranno ancora freschi nella memoria di tutti voi. Però voglio mettere l’accento su questo, e con ogni energia di cui sono capace: quell’oltraggio è stato deplorato dagli indiani appartenenti a ogni ceto sociale, esattamente come lo è stato qui da noi.
“E ciò mi porta al punto nodale delle mie osservazioni. È precisamente in risposta alle domande di quella pubblica opinione, per tacere delle richieste pressanti dei governatori degli stati dell’India, che il governo di Sua Maestà si è deciso a presentare questa legge. Non abbiamo più intenzione di tollerare agitazioni promosse e fomentate non dalle legittime aspirazioni dei nativi dell’India, ma da interessi esterni (e con ciò mi riferisco a interessi nazionali non meno che individuali, e posso dirlo con onestà e a ragion veduta) che si trovano in diretto antagonismo con gli interessi dello stesso paese. Contro queste sinistre attività, l’India chiede il nostro aiuto, un aiuto che noi non possiamo negare.”
Nato nel 1893, Anthony Berkeley è stato uno dei grandi protagonisti dell’Età dell’Oro del giallo. Scrittore dal multiforme talento, dotato di stile raffinato e originale, ha lasciato una traccia profonda nella cultura del mystery sia come creatore dell’investigatore Roger Sheringham che come fondatore del celebre Detection Club. È scomparso nel 1971.
Morte al Parlamento di Anthony Berkeley (Il Giallo Mondadori n. 3111), 210 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Mauro Boncompagni
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