Vittoria Monforte, avvocato che utilizza uno pseudonimo per scrivere. Questo è un caso che lei ha seguito. Nelle pagine non ha inserito riferimenti precisi a luoghi o date. Ci racconta di donne violentate, smembrate nelle parti intime, fin dalle prime battute. Le scene dei delitti sono raccapriccianti, c'è sangue ovunque. Anche i poliziotti faticano a trattenere i conati di vomito. Bisogna comunque iniziare un'indagine, mettendo da parte lo schifo e la pena per le povere vittime. Gli omicidi si susseguono, dalla primavera all'estate. L'assassino non si ferma. In questo clima soffocante Giulia, avvocato quarantaduenne, viene nominata da un familiare di una delle vittime. Sarà in grado di mettere la sua competenza e il suo istinto a disposizione del medico legale e degli inquirenti? Oppure sta solo fuggendo dal suo fallimento sentimentale e dall'orribile e prematura morte del fratello Alex?
Se pensate poi che dorme con una torcia sotto al cuscino perché ha troppa paura del buio, che soffre di attacchi di panico e che sta ricevendo buste contenenti messaggi anonimi... il quadro è completo. Donne violate e uccise nella sicurezza delle loro case. Come proteggersi? Donne non più giovani, per l'esattezza. Con che criterio l'omicida sceglie le sue vittime? Gli indizi sono pochi. Si procede con inevitabile difficoltà. Vittoria Monforte ci presenta la società perbenista e benestante, che elargisce donazioni e che cela segreti torbidi, dolorosi e crudeli. Nella giusta misura ci fa conoscere i reietti, gli emarginati, i disabili e chi viene riabilitato al mondo del lavoro, dopo il carcere. Perché? Lo scoprirete.
Questo è un thriller per chi dimostrerà di possedere uno stomaco forte. Gli omicidi verranno descritti nei loro macabri particolari, dal luogo dove sono avvenuti alle condizioni dei cadaveri. Si passerà poi sulla tela delle parole, sfumando alla base le storie dei personaggi di contorno, che saranno parte integrante nella vicenda. Come un quadro di un pittore. Colori tenui alle prime pennellate, forti e dirompenti man mano che l'opera verrà completata.
Il dipartimento di criminologia non ha dubbi, si tratta di certo di un serial killer e si inizia a delinearne il profilo. Qualche donna, inconsapevole, può averlo già incontrato, che fare? Come riconoscerlo?D'improvviso, in un pugno di pagine, il caso sembra destinato a chiudersi, lasciando la polizia svuotata dopo settimane di intenso lavoro. Ma è davvero finita?
Amori non corrisposti, strumenti di tortura, fiori meravigliosi e profumati, punizioni inflitte per espiare le proprie colpe. Un cocktail orribile che riempie la mente di un assassino psicopatico e pericoloso, che desidera solo essere fermato. Ci sarà per lui possibilità di recupero? Ve lo chiederete anche voi. La differenza sta nei particolari, non nell'insieme. Buona lettura.
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