Nuova attesissima impresa di Chance Renard, il Professionista, firmata da Stephen Gunn (Stefano Di Marino): Segretissimo n. 1613, questo luglio in edicola, presenta Il Professionista. Colpo su colpo.
Dalla quarta di copertina:
Budapest. La ragazza con i capelli rosso fuoco gioca a scacchi nuda in un’elegante sala delle terme nel centro della capitale ungherese. È lei il contatto di Chance Renard, l’agente di collegamento riemersa dal passato con cui ricucire i fili di una missione iniziata in Iraq. Il luogo è un labirinto perfetto per rendez-vous clandestini. O per trappole mortali? La risposta è in un inconfondibile scatto di percussori, un suono che l’istinto del Professionista non potrebbe scambiare per nient’altro al mondo. Da direzioni impreviste sbucano sicari armati. È il segnale d’inizio della battaglia. E di una frenetica avventura che porterà Chance e la sua squadra dai ricordi di una guerra maledetta alle montagne impervie sul confine con l’Austria, e poi a Berlino e nel sultanato di Sabah per contendere ai servizi nordcoreani un carico d’armi di distruzione di massa. Come sempre in prima linea, a giocarsi la pelle su una più grande scacchiera. Vittoria o sconfitta, dipenderà tutto da lui.
Ecco l’incipit:
La ragazza giocava a scacchi nuda.
Chance Renard non considerava capi di abbigliamento il microtanga di raso nero e le scarpine di vernice con i tacchi a spillo. Erano accessori, esattamente quanto gli occhiali ottagonali con una severa montatura nera concepiti per rendere più provocante il viso incorniciato da un caschetto di capelli rosso fuoco. Sulla poltroncina di legno laccato, la giovane donna stava adagiata con le gambe accavallate in una posa indecente. Fisico statuario, addominali delineati, seni naturali e sodi; i capezzoli ritoccati con il rossetto e i glutei scolpiti erano un invito a pensieri immorali.
Eppure nessuno badava a lei. Nella grande sala a cupola con le pareti completamente bianche, sezionata da paraventi di vetro dipinto, la ragazza pareva assorta nella partita che disputava in solitario. Pezzi in ossidiana e alabastro sopra una scacchiera di marmo, un tavolo antico con qualche crepa e molti intarsi. Posati su un ripiano più basso, un libro elegantemente rilegato e un bicchierino di cristallo. Nell’aria musica di Liszt.
Era la Casa della Cultura, uno dei bagni termali più esclusivi di Buda, sulla riva destra del Danubio, tra il castello e la collina di Tabán.
Il luogo scelto per il contatto.
E l’agente di collegamento era proprio lei.
Ingrid Rikler, reporter del “Kurier” viennese, personaggio emerso dal passato del Professionista e sicuramente implicato in una faccenda pericolosa.
Stephen Gunn è lo pseudonimo di Stefano Di Marino, uno dei più prolifici scrittori di spionaggio e avventura italiani degli ultimi decenni. Nato nel 1961, ha viaggiato in Oriente e ancora vi trascorre parte del suo tempo. Oltre alla scrittura si interessa di arti marziali, pugilato, fotografia e cinema, soprattutto quello orientale al quale ha dedicato numerosi saggi. Ha esordito con il suo vero nome pubblicando Per il sangue versato, Sopravvivere alla notte, Lacrime di drago (Mondadori). Ha usato per la prima volta lo pseudonimo Stephen Gunn per firmare i romanzi Pista cieca e L’ombra del corvo (Sperling). Poi, diciannove anni fa, è nata la serie dedicata a Chance Renard, il Professionista. Scrive per siti e riviste di settore. Su Wikipedia, Stefano Di Marino e il Professionista hanno due voci distinte con bibliografia aggiornata e commentata del personaggio. Per saperne di più sull’autore, sul Professionista e sul suo mondo, cercate su Facebook Di Marino Stefano, la fan page di Chance Renard-Il Professionista e il blog hotmag.me/il professionista.
Il Professionista. Colpo su colpo di Stephen Gunn (Segretissimo n. 1613), 238 pagine, euro 4,90
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