Tra le numerose collane pubblicate da Sergio Bonelli Editore dedicate all'agente speciale del futuro Nathan Never, Le grandi storie è l'ultima, in ordine di tempo, ad aver fatto il suo esordio nelle edicole italiane.
Il primo numero della serie, che sarà presentata a cadenza annuale e sostituirà gli albi giganti, uscito nel mese di marzo, è composto da un'avventura fuori continuity di 224 pagine dal titolo I giorni della maschera, sceneggiata da Davide Rigamonti e disegnata da Corrado Roi.
I due autori, ormai due istituzioni tra gli appassionati di fumetto italiani, hanno dato vita ad un coinvolgente thriller fantascientifico dalle atmosfere cupe e gelide in cui viene adottato un registro psicologico molto marcato.
Nonostante infatti siano presenti personaggi di contorno dal grande spessore come i componenti dell'agenzia Alfa, un terribile serial killer, conosciuto come lo scultore, a cui Nathan Never dà la caccia e Mallory Jackson, una misteriosa ragazza salvata dalle grinfie del maniaco che vuole vendetta, il racconto ruota attorno alla figura dell'agente speciale che all'inizio della storia a causa di un forte trauma è costretto, per guarire da profonde ferite, ad indossare una maschera che gli copre metà volto.
Questo espediente ha permesso allo sceneggiatore dell'elegante volumetto di esplorare lati della personalità del protagonista dando vita ad una narrazione in cui è palpabile l'inquietudine e il disagio derivati dalla perdita d'identità e dall'instabilità psichica causata in parte dalle conseguenze della saga della Guerra dei Mondi.
Ad eroi ben delineati si contrappone una trama rapida e sbrigativa e una struttura dell'albo con costrutti piuttosto semplicistici come, tra gli altri, quello che porta alla scoperta dell’identità dello scultore.
Per quanto riguarda la parte grafica, nonostante Corrado Roi sia un maestro ed abbia uno stile inconfondibile fatto di luci ed ombre che ben si adattano a descrivere atmosfere oscure, personaggi eterei e ambientazioni claustrofobiche, il suo tratto non rende giustizia ad una storia molto bella e di grande impatto cui avrebbe giovato maggiormente un segno più netto e meno sfumato.
Nonostante questi difetti, comunque di poco conto rispetto alla resa d'insieme, non si può certamente negare che questo sia un tomo da acquistare poiché costituisce l'inizio di una nuova linea narrativa per il serial fantascientifico di casa Bonelli.
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