La casa editrice romana Ponte Sisto ha recentemente ristampato il noir Casilina. Ultima fermata (Prima edizione: Settembre 2013) dello scrittore Enrico Astolfi, già noto ai lettori italiani. Il romanzo è stato favorevolmente accolto e in pochissimo tempo è stato necessario ristamparlo.
Sullo sfondo del quartiere romano del Pigneto, zona multietnica e turbolenta, si intrecciano le storie di due ragazzi: Franco, detto il Grigio, un delinquente di borgata che incarna una città in preda alla violenza più becera, e Roy Van Persie, un olandese innamorato dell'Italia.
Franco si trova in un momento cruciale della sua vita; appena uscito di galera per aver massacrato di botte una cassiera durante una rapina, infervorato da strane visioni mistiche e messaggi salvifici, sta cercando di ricostruirsi una vita, ma il suo quartiere, la dimensione familiare, la casa, nulla è più come ricordava. Nella sua mente, realtà e finzione si sovrappongono di continuo, in una vorticosa allucinazione. Roy, invece, è appena arrivato a Roma per prestare servizio presso un'associazione di volontariato che recupera cani randagi. All'appuntamento, però, non si presenta nessuno; la sede non esiste, e Roy si perde nei meandri del Pigneto. Da salvatore di animali diventa lui stesso un randagio disperso nella città eterna. Le storie di Franco e di Roy corrono in parallelo, alternandosi nel susseguirsi dei capitoli, si sfiorano fino a incrociarsi, quando il destino deciderà di farli trovare uno davanti all'altro.
Con scrittura intensa e diretta, nel suo nuovo romanzo Enrico Astolfi dà voce al malessere del nostro tempo e al disagio delle giovani generazioni. Precarietà, inquietudine, frustrazione, assenza struggente di sogni, voglia di riscatto; questo raccontano le esistenze spezzate dei due protagonisti, Franco e Roy, inghiottiti nell'indifferenza caotica della città. Due esistenze agli antipodi: irrequieta e strafottente l'una, altruista e ricca di umanità l'altra, eppure destinate entrambe all'emarginazione, incapaci come sono di uniformarsi al Sistema, al modello comune. Un resoconto impietoso, dal ritmo incalzante e ipnotico, un percorso duro e violento, come solo la vita a volte sa essere, tra angoli e scorci di alcune borgate e quartieri della periferia romana (dal Pigneto alla Prenestina, passando per Largo Preneste e Circonvallazione Casilrna). Odori, colori, profumi, dettagli di vita che attraversano le pagine e quasi rapiscono, trascinando il lettore nelle strade e nel traffico infernale della città, con i suoi fiumi di macchine, pendolari e immigrati, là dove si annida la rabbia, l'esplosione sadica e insensata della violenza, ma dove pure fanno capolino squarci di poesia e di comicità - afferrati un attimo prima che si mutino in amaro cinismo - gesti amorevoli, e un cielo terso che sa ridonare pace al cuore. Sospeso tra il senso di angoscia e la speranza,
Casilina. Ultima fermata"è un noir metropolitano acuto e ben congegnato.
L’autore:
Enrico Astolfi è nato a Magenta (MI) nel 1976; ferrarese di adozione, vive da 7 anni a Roma, nel quartiere Pigneto. Funambolo dei lavori precari, ha lavorato per anni come freelance nel settore audiovisivo, realizzando video commerciali, documentari, spot pubblicitari, video-promozioni, clips musicali. Attualmente lavora nel sociale come operatore in un centro di accoglienza per minori stranieri. Scrive di notte. Ha pubblicato tre romanzi Palude (Linea Bn, 2007, Ferrara), Eri tutto lungo (con il collettivo Alba Cienfuegos, Linea Bn, 2008, Ferrara), La ballata del Tocororo (coautore Lorenzo Mazzoni, Linea Bn, 2009, Ferrara); alcuni suoi racconti sono apparsi sul web e su antologie.
la “quarta”:
Un noir urbano ambientato al Pigneto, quartiere periferico romano, zona multietnica, modaiola, spesso alla ribalta della cronaca.
Due storie s’intrecciano. Franco, delinquente di borgata, personaggio psicotico che incarna una città in preda alla violenza più becera, esce di galera. Barcollando tra apparenza e realtà, cerca di ricostruirsi una vita. Il suo quartiere, la dimensione familiare, la casa, nulla è come ricordava. Franco, detto il Grigio, è un’ombra che piano piano inghiotte qualsiasi cosa. Inizia a vivere una nuova, violenta, esasperata esistenza.
Roy Van Persie, un olandese innamorato dell’Italia, arriva a Roma per prestare servizio presso
un’associazione di volontariato che recupera cani randagi. All’appuntamento, però, non si presenta nessuno, la sede non esiste. Roy si perde nei meandri del Pigneto. Da salvatore di animali diventa lui stesso un randagio disperso nella città eterna.
Attraverso i suoi occhi e quelli di Franco si scopre un’umanità capace sia di piccoli e grandi gesti di affetto che di violenza estrema. Gli avvenimenti sembrano legati tra loro da un profondo destino già scritto.
L'ineluttabilità della sorte comanda seppur le scelte personali causino reazioni a catena. Si scopre un mondo dove la diversità delle persone è un ostacolo, ma anche una base comune. Un circo di disperati che, però, non sta solo a guardare.
Casilina. Ultima fermata di Enrico Astolfi (2014)
Edizioni Ponte Sisto, collana Ombre, pagg. 278, euro 12,00
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