La tradizionale rivalità tra Triadi e Manchu sembra persino affievolirsi quando, ai primi del ’900, l’imperatrice vedova Cixi organizza con l’aiuto del generale Tung, Capo della Collina della società dei Giovani Pugni Armoniosi, i Boxer, la rivolta contro gli stranieri. Fanatici praticanti di Kung Fu, animati egualmente da spirito di rivalsa, patriottismo e desiderio di mettere le mani sulle finanze di uno stato ormai giunto a limiti insopportabili di corruzione, i Boxer assediarono Beijing in seguito a numerose violente sommosse. Furono 55 giorni di battaglia, chiusi dalle cannonate delle alleanze occidentali tra le quali figuravano l’Italia, l’America, ma soprattutto, il Giappone. Questo aveva ben altre mire e, con la caduta dell’impero e la nascita di una repubblica presto divisa tra i signori della guerra, si preparava a sferrare un micidiale assalto all’Asia dalla Manciuria.

        

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