E’ in libreria da varie settimane, pubblicato dalla Timecrime nella collana “Nero Italiano” un nuovo romanzo di Guido Sgardoli dal titolo Rosso Veneziano (2013).
Con questo romanzo l’autore, conosciuto per i suoi tanti romanzi rivolti a lettori giovani e giovanissimi fa il suo esordio nella narrativa per adulti.
La vicenda si svolge a Venezia, una città che l’autore descrive splendidamente come descrive e rende vivi i protagonisti che sono vissuti realmente in quel periodo a partire da Zorzo Cigna, che per la sua stazza era conosciuto come il Giorgione. Di questo grande pittore morto giovanissimo, forse a causa della peste che imperversò a Venezia nel 1510, poco si conosce e la sua vita resta quasi un mistero.
Zorzo Cigna è il protagonista del romanzo che prende l’avvio nel 1509 proprio nel periodo del carnevale. Durante l’ultimo giorno del periodo di festa, molto sentito dai veneziani, accade quella che a prima vista sembra una disgrazia, infatti mentre viene appiccato il fuoco a una piccola capannuccia, costruita appositamente per questo, i festanti, molti dei quali ubriachi, non si rendono conto che le urla che provengono dall’interno delle fiamme sono urla di dolore e non di gioia e infatti poco dopo un uomo in fiamme ne esce e si butta urlando in un canale.
Quell’uomo morto tra atroci sofferenze è fra’ Placido un amico di Zorzo Cigna e quest’ultimo dopo essersi recato sul luogo, si rende conto che non può essersi trattata di una disgrazia e molto probabilmente il suo amico è stato assassinato.
Interrogando i presenti e i possibili testimoni dell’accaduto, viene a sapere da un altro prete che molto probabilmente l’incendio è stato doloso e mentre Zorzo ascolta questa “confessione” non si rende conto che li vicino c’è un uomo che ascolta con interesse e il suo sguardo non promette nulla di buono.
Il pittore prosegue le sue indagini e altri incendi colpiscono in vari punti della città e lui stesso subisce minacce. Scoprire cosa si nasconde dietro tutto questo diventa vitale per lui e per il destino della Serenissima.
Un thriller storico con il quale l’autore proietta il lettore in un’altra epoca dove conoscerà i protagonisti realmente esistiti e la vita quotidiana viene descritta con grande ricchezza di particolari.
un brano:
Da principio nessuno comprese con esattezza quanto stava accadendo. Era abitudine, l'ultima notte di Carnevale, appiccare il fuoco a piccoli capannucci di sterpi o fascine e ballarvi intorno tenendosi per mano. E dunque, quella notte in campo San Zanipolo, qualcosa di simile dovette sembrare perché pochi, tra i passanti ubriachi e festosi, vi prestarono attenzione. E persino le urla, che in un'altra situazione mai sarebbero state confuse, vennero prese per schiamazzi e buffonerie. Ma quando qualcuno vide il primo corpo, interamente avvolto dalle fiamme, come un abito di luce accecante, che correva a gettarsi nel canale, il volto annerito e deformato, allora fu chiaro che non si trattava della celebrazione di una festa ma di un orrore di morte.
L’autore:
Guido Sgardoli, nato a San Donà di Piave nel 1965, veterinario di formazione, vive e lavora a Treviso. Ha coltivato collateralmente agli studi la passione per il disegno, l'animazione e la scrittura.
Nel 2004 esordisce come scrittore di libri per ragazzi, con una lunga serie di titoli che gli varranno numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Andersen e la candidatura all’IBBY. Per Fanucci Editore ha pubblicato La grande avventura di Geremia Smith e T.Y.P.O.S. 0.2 - Cartabianca.
Rosso veneziano segna il suo esordio nel catalogo Timecrime e nella narrativa per adulti.
La “quarta”:
Venezia, 1509: Zorzo Cigna, detto Giorgione, trascorre il suo tempo creando quadri e affreschi in preda a un’euforia causata dalla dipendenza dall’oppio. Nutre un amore segreto per Cecilia, la tenutaria del più apprezzato bordello veneziano, che incontra di notte in gran segreto. Durante il Carnevale, viene svegliato in piena notte da una triste notizia: il suo amico fra’ Placidio è rimasto vittima delle fiamme che hanno colpito l’ospeal del bersaglio vicino alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Accorre sul luogo dell’incendio e qualcosa non gli torna; potrebbe trattarsi di un atto doloso e fra’ Placidio potrebbe essere stato deliberatamente ucciso. E un uomo lì presente, che sembra guardarlo con interesse, non promette nulla di buono… Zorzo Cigna comincia a indagare e quando una serie di incendi colpisce la città e lui stesso si trova minacciato, capirà che la verità potrebbe cambiare per sempre il destino della Serenissima. Una Venezia rinascimentale inedita, violenta e segreta, fa da sfondo a una vicenda dai risvolti cupi, dove nulla e nessuno è mai come appare.
Rosso veneziano di Guido Sgardoli (2013)
Timecrime, collana Nero Italiano, pagg. 312, euro 10,00
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID