Conferenza stampa a Roma della XXIII edizione
"L'anno del venerdì 13"
Giovedì 21 novembre alle 11, nella cornice di Palazzo Incontro in via dei Prefetti 22 a Roma, trasformato per l´occasione in un set "crime", grazie alla collaborazione di "Abc Arte Bellezza Cultura" e "Fandango Incontro", verranno presentati il programma della XXIII edizione del Courmayeur Noir in Festival e l´immagine dell´anno.
In attesa delle rivelazioni del 21, qualche anticipazione sulle sorprese che vi attendono.
Il 13 dicembre (il giorno di Santa Lucia, la festa più amata dagli svedesi), verrà premiato il grande scrittore scandinavo Henning Mankell (pubblicato in Italia da Marsilio) con il Raymond Chandler Award, autentico premio Nobel della letteratura noir, assegnato negli anni a tutti i maggiori scrittori di genere da Sciascia a Le Carré.
Dopo aver scelto come tema portante della XXII edizione "Noi e le Mafie", che aveva visto illustri ospiti, tra cui il presidente del Senato Pietro Grasso, confrontarsi sull´argomento, quest´anno il Festival prosegue la sua indagine sulla criminalità organizzata e sceglie come tema di discussione Le mani sulle città. Sarà infatti questo il nome della giornata di studio condotta da Gaetano Savatteri e dedicata all'attualità del fenomeno criminale nelle due capitali d'Italia, Roma e Milano. Tra i protagonisti della giornata non potevano mancare Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, autori del best seller del momento Suburra (Einaudi editore). Scrittori e sceneggiatori saranno quest'anno anche i "giudici" per il cinema: cinque di loro comporranno la giuria che assegnerà il Leone Nero per il miglior film.
C'è grande attesa per il film d'apertura di quest'anno ma anche per gli scrittori che saranno ogni giorno di scena al Jardin de l'Ange: "possiamo dire con orgoglio - sottolinea Marina Fabbri - che non ci è sfuggito nessuno tra i migliori del momento e che avremo anche dei ‘debuttanti´ di lusso come Enrico Vanzina che inaugura una nuova carriera da romanziere dopo i tanti successi da sceneggiatore di commedie".
È l'Italia, del resto, a fare la parte del leone in un'edizione che - dicono i direttori del festival - "vuole sottolineare la ritrovata vitalità del genere nella terra di Scerbanenco e Camilleri, con una nuova ondata di film e scommesse produttive che risponde all'affermazione internazionale dei nostri migliori narratori da Lucarelli a Fois, da Carlotto a De Giovanni". La ricerca dei loro eredi è affidata anche quest'anno alla giuria del Premio Giorgio Scerbanenco - La Stampa, che incoronerà il miglior noir italiano dell'anno.
Lo Spirito Noir del Festival avrà invece i colori di Rabarbaro Zucca (sponsor del festival), che porterà a Courmayeur un protagonista del cinema italiano e che festeggerà i vincitori del Concorso Zucca-Spirito Noir e l'uscita in volume per Salani dei migliori racconti del concorso 2013.
Infine, alla "cucina" del "cinema di paura", un genere reso popolare in tutto il mondo dal genio di Dario Argento, il festival dedicherà una giornata speciale in collaborazione con Istituto Luce - Cinecittà.
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