Così si esprime il "sentiment" a Nordest Mezzogiorno del 15 luglio, 35 gradi all’ombra, livelli di umidità oltre ogni tolleranza. Sotto questa "candela", nonno Warrior, 85 anni, residente in pieno centro storico di Vicenza, esce di casa. Armato di un cacciavite.

Quando, lungo un viale non distante dalla stazione, riconosce la sagoma posteggiata di un’auto di pattuglia dei vigili urbani (modello elettrico), passa all’azione. Avvicinatosi alla vettura, ne sfregia la carrozzeria con vandalica determinazione. Pochissimi minuti, e la riduce a un catorcio tempestato di "strisci". È tardi quando i due vigili, impegnati in un servizio a poca distanza, lo sorprendono all’opera. Possono solo fermarlo, denunciandolo a piede libero per danni a un bene pubblico ("A 85 anni si sveglia vandalo", Il Gazzettino di Vicenza del 16 luglio).

Non risulta che nonno Warrior tenti di giustificarsi, o rilasci dichiarazioni. Però è indubbio che, con il suo furore, esploso dopo chissà quanti anni di rancori covati contro la Polizia municipale, esprima un "sentiment". Così, prediligendo il dizionario inglese, lo definisce il sociologo Daniele Marini nel presentare a politici, ricercatori e giornalisti i dati del Rapporto 2005, elaborato dalla Fondazione Nord Est. La crisi qui non è più questione di numeri, che anzi stanno tornando virtuosi - precisa Marini -  bensì di "sentiment". Di volti cupi, umori agri e disperanti presagi, che possono contraddire e vanificare ogni sintomo di ripresa economica.

Di certo il "sentiment" non ha età. Annuvola gli orizzonti esistenziali di nonno Warrior, così come quelli di Pistillo & Corolla, poco raccomandabile coppia di avventurieri autostradali: 21 anni e un’adrenalinica voglia di vivere Pistillo, il doppio di età e un’imperscrutabile maschera da duro Corolla. I due, nella notte tra sabato e domenica, vagano lungo la Milano-Venezia a bordo della loro Peugeot, fino a incrociare la 500 su cui viaggiano le vittime designate: tre giovani di 20 anni. Spacciandosi per poliziotti in borghese - grazie a un armamentario che comprende palette, ricetrasmittente, microfono, distintivi e lampeggiante - Pistillo e Corolla si divertono ad avere in propria balia i ragazzotti per almeno mezz’ora, durante la quale li "cazziano" per i fari troppo sparati, li minacciano di una capatina in Centrale, tentano di torchiarli come visto e stravisto in migliaia di telefilm.

Successivamente rintracciati, tramite la targa, da una Volante della Questura di Vicenza, Pistillo e Corolla cercano di giustificare con un attacco di eccessiva esuberanza la sceneggiata allestita in autostrada, mentre trovano meno parole per spiegare il possesso di un borsone pieno zeppo di farmaci, compresi alcuni letali, come la Dopamina ("Giocano ai poliziotti. Nei guai", Il Giornale di Vicenza del 18 luglio).

Non si scorgono contorni, del "sentiment". Se ne coglie piuttosto la diffusa persistenza, alimentata in qualsiasi forma e luogo. Tutto da immaginare, per esempio, quello provato da centinaia di abitanti della valle dell’Agno al cospetto dei Lemonsauri. Giallognoli mostri vegetali, agrumi abnormi e cornuti, delle dimensioni di ananas, germinati come una ritardataria piaga d’Egitto in campi e giardini di Valdagno, Trissino e Cornedo. Autentici mutanti, forse dovuti all’inferenza genetica prodotta dall’Eriophyes Sheldoni, misterioso acaro dalle sconvolgenti proprietà parassitarie, simili a quelle di un Alien in miniatura ("Gli agronomi risolvono il giallo dei limoni mutanti", Il Giornale di Vicenza del 18 luglio).

Forse anche le piante sperimentano un "sentiment". Così come gli Uccelli del celebre film di Alfred Hitchcock, migrati dall’immaginario cinematografico alla Villaga Calce Spa, gigantesca cava in provincia di Vicenza, dove l’habitat naturale è stato violentato e reso irriconoscibile in anni e anni di pazienti escavazioni. Al punto da dare una possibile ragione dei ripetuti attacchi subiti dal signor Sergio Sofia a opera di una squadriglia di aggressivi e "feroci" rondoni, capaci di costringerlo a difendersi con una zappa ("Quegli intrusi aggressori", lettera pubblicata dal Giornale di Vicenza del 5 luglio).

Apocalyps Now! è invece il titolo di un altro grande film, fortunatamente solo evocato da quanto successo un lunedì mattina al mercato di Thiene. Dove solo l’"occhio" di Francis Ford Coppola avrebbe potuto immortalare la seguente sequenza di immagini: nero extracomunitario che abbandona un barattolo per strada - uomo dalla voce concitata che telefona al 113 - centro storico evacuato per due ore dalle forze dell’ordine - città che scopre l’emozione del coprifuoco - Nucleo Artificieri mobilitato per scoprire quanto visto all’inizio, cioè un barattolo ("Allarme bomba tra le bancarelle", Il Gazzettino di Vicenza del 19 luglio).

Quante cose esprime, questo "sentiment".