La Longanesi pubblica il terzo romanzo dello scrittore danese Mikkel Birkegaard, un thriller storico ma che ha anche lievi sfumature fantasy dal titolo Il libro dei sogni (Fra drommenes bog, 2012).

Di questo autore che nei paesi del Nord Europa ha un grande successo, in Italia sono stati pubblicati due suoi precedenti romanzi, il già citato I libri di Luca e successivamente I delitti di uno scrittore imperfetto. Anche nel nostro paese i due volumi sono stati accolti con grande favore.

La voce narrante è il protagonista, si chiama Arthur e ora che sono passati più di cinquant’anni dal primo incontro con Mortimer Welles, la persona che lo prese sotto la sua ala protettrice, lui rievoca quanto gli era accaduto.

Aveva dieci anni quando suo padre fu ritrovato annegato all’imboccatura del porto, il suo corpo era rimasto in acqua diversi giorni incastrato tra due barche ed era ormai quasi irriconoscibile, era impiegato al Ministero dei libri. La funzione del ministero era quella di censurare tutte le opere che il governo metteva all’indice e forse la morte del padre era avvenuta perche’ aveva visto o sentito cose che dovevano restare segrete.

Con la morte del padre, la famiglia in poco tempo si sfalda, devono lasciare il comodo appartamento in città e andare a vivere fuori le mura e lui alla fine resta solo e si unisce a una banda di piccoli delinquenti finchè nel tentare un furto nella casa di un uomo ricco, viene scoperto e denunciato alla polizia.

Con sua soprpresa sarà liberato poco dopo in quanto per lui ha fatto garante un certo Mortimer Welles che lo prende con se come apprendista.

La vita di Arthur cambia enormemente in meglio, in città si mormora che esista una biblioteca segreta dove si trova una copia di tutti i libri proibiti. Mortimer desidera ardentemente accedervi e forse Arthur potrebbe averne il mezzo in quanto suo padre prima di morire gli affidò una misteriosa chiave.

I due si gettano alla ricerca sia della biblioteca che dei motivi della morte del padre del ragazzo, ma indagano anche sulle misteriose scomparse di persone, anche la moglie di Mortimer era scomparsa diciassette anni prima, senza lasciare alcuna traccia. Quando finalmente trovano la biblioteca si scopre che questa ha un collegamento con le persone scomparse e la ricerca della conoscenza e della verità ha il suo prezzo, e conseguenze molto più spaventose di quanto potessero immaginare nei loro peggiori incubi...

Indubbiamente un interessante romanzo, un thriller storico-avventuroso ispirato a Julius Verne e a Sherlock Holmes.

un brano:

"Il cadavere di mio padre fu recuperato nelle acque scure del porto. Era finito nella zona della marina militare, dall’altro lato dell’imboccatura del porto, dove si era incastrato fra due barche. Una settimana in acqua e i ripetuti colpi dei due scafi avevano trasformato il corpo in un grumo di carne gonfia, grigio di freddo e in stato di decomposizione, coperto di segni scuri e ferite.

Io non lo vidi mai in quelle condizioni, ma avevo abbastanza fantasia per immaginare le orbite vuote che mi fissavano dal loro abisso nero con un’espressione di rimprovero, con un’accusa spietata. Non ero stato forse io a lasciarlo andare? Non ero stato l’ultimo ad averlo visto vivo, e forse l’unico che avrebbe potuto fermarlo?"

L’autore:

Mikkel Birkgaard è danese, è nato nel 1968 ed è un esperto di informatica e nuove tecnologie, oltre che appassionato bibliofilo. Figlio di una bibliotecaria, l'autore ha una grande familiarità con i libri fra i quali è cresciuto, ascoltandone anche le versioni su nastro registrato, ma ha sempre lavorato come sviluppatore di sistemi informatici, i suoi sogni di narratore sono stati alimentati dall'apprezzamento dei suoi colleghi per un romanzo giallo a puntate scritto anni fa che lo ha spinto a continuare a scrivere.

Birkegaard ha lavorato cinque anni al suo primo romanzo in cui un universo sovrannaturale si mescola alla Copenaghen di tutti i giorni. In pratica ci sono voluti due anni per la prima stesura, altri tre per riscriverlo e ben due anni per trovare un editore.

la quarta:

Nella Copenaghen del 1846 un adolescente indaga sulla misteriosa morte del padre, impiegato del ministero dei libri, l’organismo incaricato di imporre una rigorosa censura su tutte le opere messe all’indice dalle autorità. Posto sotto la protezione di Mortimer Welles, agente di pegno, «razionalista praticante» e restauratore di volumi antichi, il ragazzo comincia un’indagine nei lati più oscuri di una città oppressa da una cupa ossessione per il controllo della cultura e percorsa dai fremiti della rivolta.

Tutti gli indizi, a partire dal volumetto lasciatogli in eredità dal padre, sembrano condurre alla Biblioteca, una leggendaria collezione in cui sarebbero raccolti tutti i testi vietati nel corso dei secoli, un’entità misteriosa e sfuggente, e al tempo stesso un centro di potere e conoscenza che si oppone al re e ai suoi funzionari e a cui hanno accesso solo pochi eletti. Ad aiutare le indagini ci sono l’affascinante Elizabeth e un gruppo di amici con cui Mortimer si ritrova ogni domenica a bere acquavite, improbabilmente ribattezzati con i nomi dei cavalieri della Tavola rotonda. E così Mortimer e il suo giovane allievo danno vita a una travolgente caccia al tesoro, un viaggio appassionante che, al confine tra Il nome della rosa e Sherlock Holmes, riuscirà a sorprendere anche la fantasia della più immaginifica delle menti.

Il libro dei sogni di Mikkel Birkegaard (Fra drommenes bog, 2012)

Traduzione Bruno Berni,

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1116, pagg. 399, euro 17,60