Non credo assolutamente al valore taumaturgico delle parole nei momenti di sofferenza. Bisogna solo dare tempo al tempo e se il dolore è inestinguibile, questo è l’unica cura. Aspettare…
Un suicidio inatteso, quello di Francesco. Impiccato, in una casa abbandonata. E l’esistenza del cugino Alessandro muta bruscamente. Un’accelerazione improvvisa, costellata di sensi di colpa e frasi di circostanza. E un’istantanea dei tempi di infanzia: sorriso timido, frangia ribelle, calzoni corti di ciniglia e voce stridula dietro a un pallone. Un solo desiderio: murare quel volto in una bara e dimenticare nel più breve tempo possibile. Perché c’è qualcosa di torbido, che non si può rivelare a nessuno. Il segreto di Francesco e Alessandro è una donna sposata: una circe, una creatura sensuale e diabolica. Un’ossessione da divorare.
Poi, un giorno, a breve distanza dalla scomparsa di Francesco, spunta una serie di fotografie compromettenti. Qualcuno sa e comincia a ricattare la donna. Sulla morte del cui marito, fra l’altro, si allunga l’ombra di Francesco: delitto a sfondo passionale. Ma la situazione si complica e precipita, per un intreccio incredibile di circostanze: un’agenda sottratta dalla casa di Francesco, i soldi della donna da versare al ricattatore nascosti nel suo freezer, e Alessandro stesso viene accusato di omicidio e concorso in ricatto.
Nero in dissolvenza è un noir maledetto, scandito con ritmo e tono asciutto che cattura fin dalle prime pagine. Una storia durissima, dove gli spiragli di salvezza sfuggono in ogni momento, con un capovolgimento continuo di ruoli e certezze.
Michelangelo Merisi vive a Sarzana ed è un antiquario, con la passione dei dipinti antichi.
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