Quanti amano i romanzi dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen saranno felici di sapere che il giorno 18 settembre troveranno in libreria un suo nuovo romanzo dal titolo Il messaggio nella bottiglia (Flaskepost fra P, 2009).
Della pubblicazione di questo romanzo ne avevamo dato una prima notizia ai primi di agosto, vedi:
http://www.thrillermagazine.it/notizie/14309/
Ovviamente troveranno anche in azione l’ispettore Carl Morck e i componenti della “scalcinata” sezione Q. Una sezione che comprende oltre all’ispettore, lo strano e misterioso assistente siriano di nome Assad (di questo assistente neanche l’ispettore riesce a sapere dove abita e se è sposato o meno) e con loro collabora una ragazza di nome Rose che a un certo punto si dà ammalata e al suo posto a lavorare si presenta la sorella Yrsa (ma sono entrambe la stessa persona).
La sezione Q è ubicata in uno scantinato senza luce, con problemi di amianto, ma l’ispettore non si lamenta, piuttosto non sopporta un fastidioso moscone che gira per il suo ufficio, l’essere stato abbandonato dalla moglie che potrebbe togliergli la casa dove ha ricoverato un suo amico e collega che in servizio è rimasto paralizzato.
Poi un giorno sulla sua scrivania approda, è proprio il caso di dirlo, una bottiglia che dopo essere stata in mare per oltre cinque anni è stata recuperata in Scozia, nella bottiglia c’è un pezzo di carta con una scritta mezza cancellata dal tempo e dagli agenti atmosferici. E’ un grido di aiuto scritto in danese, con il sangue e con un pezzetto di legno. Piano piano si riesce a completare alcune scritte e si capisce che lo scrivente è un ragazzo rapito insieme a suo fratello.
Nel contempo seguiamo le mosse del rapitore, di ciò che aveva compiuto cinque anni prima, del suo passato quando ancora era un ragazzo e di quanto sta compiendo nel presente.
Le indagini partono a stento, ma si arriva a scoprire che il rapitore colpisce all’interno degli appartenenti alle varie sette religiose, sceglie una famiglia benestante e ne rapisce sempre due figli, li tiene prigionieri in un capanno sul mare, chiede un riscatto che si fa consegnare in un modo veramente ingegnoso, poi uccide uno dei due ragazzi (sciogliendone poi il corpo nell’acido) e restituisce l’altro alla famiglia con pesanti minacce che se denunciano il fatto alla polizia, lui ucciderà tutti gli altri loro figli.
L’autore apre una finestra sulle varie sette religiose che proliferano nel nord-europa, ci descrive la loro chiusura verso il mondo esterno, l’ossessione del peccato, fanatismo ecc. sono società sbarrate all’estraneo che non abbraccia le loro credenze e il loro modo di vivere.
E da queste aberrazioni possono nascere uomini tarati come appunto è accaduto al killer.
Monck, passo dopo passo arriverà, con l’aiuto di Assad e di Rose/Yrsa a fermare questo mostro che all’apparenza è un normale cittadino, sposato e con un figlio.
Come i precedenti due romanzi: La donna in gabbia e Battuta di caccia, il lettore rimane avvinto sia alle indagini, sia alle imprese del killer ma anche dalla vita quotidiana e dai problemi reali che deve affrontare ogni giorno l’ispettore Carl Monck.
l’autore
Jussi Adler-Olsen (Copenaghen, 1950) è l’autore danese più venduto nel mondo. Dopo aver studiato. medicina, sociologia, scienze politiche e comunicazione, ha svolto i lavori più vari: redattore di riviste e fumetti, coordinatore del movimento per la pace danese, caporedattore di settimanali e trasmissioni televisive. Ora è scrittore a tempo pieno e i suoi libri hanno conseguito importanti riconoscimenti internazionali. Con Marsilio ha pubblicato i primi due romanzi della fortunatissima serie della Sezione Q, La donna in gabbia – da cui è stato tratto un film prodotto dalla casa di produzione Zentropa di Lars Von Trier, il cui lancio internazionale è previsto per ottobre 2013 - e Battuta di caccia.
Jussi Adler-Olsen sarà ospite del Festival Pordenonelegge il 22 settembre, quando parlerà del libro Il messaggio nella bottiglia presentato dall’autore di Tu sei il male Roberto Costantini.
la quarta:
Dopo aver galleggiato sulle acque del mare per chissà quanto tempo, una bottiglia che racchiude un vecchio messaggio finisce sulla scrivania dell'ispettore Carl Mørck. Un grido di aiuto scritto con il sangue: due fratelli imprigionati in una rimessa per le barche chiedono di essere liberati. Chi sono i due ragazzi, e perché nessuno ne ha denunciato la scomparsa? Potrebbero essere ancora vivi? Carl Mørck e il suo assistente siriano Assad dovranno usare tutte le risorse disponibili per svelare la spaventosa verità che le onde del mare hanno trascinato alla deriva troppo a lungo.
Il messaggio nella bottiglia di Jussi Adler-Olsen (Flaskepost fra P, 2009)
Traduzione Maria Valeria D'Avino
Marsilio Editori, collana Farfalle, pagg. 557, euro 18,50
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