La storica casa editrice Rizzoli cavalca l’onda digitale lanciandosi in un progetto davvero particolare: YouCrime. Una collana di eBook in un cui un grande nome presenta un racconto breve ed ospita altri tre racconti di autori emergenti, se non proprio esordienti. Il primo numero della collana inizia nel modo più duro e spietato.
Apre le danze il titolare Sandrone Dazieri, nome di spicco della narrativa (e non solo) di genere italiana. Il suo racconto Dogs dà il titolo all’opera e soprattutto ne segna il ritmo: un battito nero di dolore.
È una storia di cani, anche se troviamo un solo quadrupede nella vicenda: sono quelli a due zampe le bestie a cui si sta riferendo l’autore. Bestie che soffrono e fanno soffrire, che trasformano il mondo in un canile a loro dimensione e per cui però una pallina non basta per divertirsi.
’O Primario permette ad Igor De Amicis di fare una larga panoramica sulla vita (o meglio malavita) a cavallo della galera, in attesa di stabilire se con “galera” intendiamo l’edificio circondariale o la vita criminale, che non consente sconti di pena né agevolazioni di sorta. Se da una prigione prima o poi si esce, da un certo tipo di vita no. Neanche per chi ha passato la vita in entrambe le due forme di “galera”.
Con stile a tratti frizzanti a tratti durissimo, De Amicis ci disegna un affresco cupo di galera mascherata da vita, e di buio dell’anima mascherato da onore.
Con Il ragazzo delle case blu Filippo Digirolamo affronta un tema sin troppo comune, anche se spesso ignorato per convenienza: quello delle torture - psicologiche e corporali - che nascono in seno alla famiglia. È solo un punto di partenza, però, per andare a scoprire che il male si annida ovunque e che in un mondo di pazzi e di morti, è difficile stabilire chi sia vivo e lucido.
Il viaggio finisce addentrandoci solitari in un bosco, e non si va mai da soli nel bosco. Tramite Until it sleeps l’autore Aislinn ci regala un viaggio infernale nel bosco più oscuro che esista, un viaggio solitario e in pessima compagnia, un viaggio che ci porta alla fine dell’opera della Rizzoli lasciandoci più di un nervo scoperto e più di un’inquietudine addosso.
Dogs è un’opera corale che si legge d’un fiato ma che rimane dentro a lungo, che tocca corde sopite e regala sensazioni intense. Un esperimento editoriale che si rivela vincente sin dall’inizio e che si spera verrà replicato a lungo.
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