Con un po' di malizia, si potrebbe pensare a questo romanzo come un'opera commerciale dettata dal successo di Justified, la serie televisiva che ha come protagonista Rylan, l'agente federale col cappello da cowboy già apparso in altri scritti di Elmore Leonard come Pronto e Riding the Rap.
Ad avallare questo punto di vista, si potrebbe aggiungere che la struttura è molto “televisiva” – tre episodi che si continuano e intrecciano – e che ritornano molti personaggi già apparsi nelle riduzioni per il piccolo schermo.
D'altra parte, tutta la produzione crime del vecchio Dutch può apparire come una grande romanzo diffuso, in un cui protagonisti e comprimari spesso figurano come attori di un unico, grande plot. E poi, al netto di ogni malignità, lo scrittore statunitense ha raggiunto un tale livello di mestiere ed esperienza che anche un'opera minore come questa è comunque sopra la media.
Nonostante Rylan Givens – coi suoi modi risoluti e la mira da pistolero – possa risultare sopra le righe è, come tutti i personaggi della premiata scuderia Leonard, con le gambe ben piantate nella realtà. Così si può osservare e ascoltare il Kentucky delle miniere di carbone, quello stesso Terzo Mondo d'America che si trova anche in classici misconosciuti come i racconti di Pancake e in opere più recenti come The Walking Dead di Robert Kirkman. Ovvero: crisi, precarietà, selezione innaturale. Guardatevi attorno, vi ricorda qualcosa?
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