Il ritrovamento di questo racconto lungo è molto romanzesco. Pubblicato a puntate sulla rivista “London” nel 1877 senza firma, è stato attribuito al creatore del dottor Jekyll e Mister Hyde grazie al ritrovamento del manoscritto nella biblioteca dell’Università di Yale. Si tratta di un’opera giovanile di Robert Louis Stevenson che anticipa i temi delle opere della maturità: la critica alle convenzioni sociali, ingessate e fonte di infelicità per gli individui, nonché alle pratiche religiose, commentate con arguta ironia.

Il tema centrale è quello di un’eredità, che porta con sé la ricchezza e l’amore, che non può essere divisa fra due cugini ma appartenere a uno solo, secondo la legge del maggiorasco. Questo genererà malintesi e incomprensioni fra i tre protagonisti, due uomini e una donna, fino alla resa dei conti. Pur nella brevità della forma racconto, l’autore non trascura di definire la psicologia dei personaggi attraverso le loro azioni e di indagare il lato oscuro dell’animo umano, anticipando la narrativa novecentesca.