In arrivo l’11 marzo prossimo, La donna è mia (The Woman is Mine, 1954) di Harry Whittington.
Il romanzo è arrivato per la prima volta in Italia nella collana “I Gialli Proibiti” (n. 44) della Longanesi, casa che poi lo ha ristampato nel 1968 nella collana “Il Miglior Giallo”. Dopo quarantacinque anni, quindi, finalmente riappare in edicola questo giallo, nella stessa traduzione di Elsa Pelitti.
Dalla quarta di copertina:
Nello sguardo di quella donna c’è qualcosa di animalesco. Sembra una belva in gabbia. In vacanza su una spiaggia della Florida, Jeff Patterson ha subito colto la paura negli occhi dell’affascinante sconosciuta. Ma di cosa ha paura? Sta fuggendo da qualcosa o da qualcuno? O da se stessa? Domande ancora più pressanti, ora che l’ha salvata mentre tentava di annegarsi inoltrandosi in mare aperto. Dice di chiamarsi Joyce, ma che in realtà non sarebbe questo il suo vero nome. Tutti la credono pazza, e potrebbero venire a prenderla per portarla via, ma lui deve prometterle che li fermerà, vero? Jeff è perplesso, non sa cosa pensare... finché, nella notte, un colpo alla porta gli fa gelare il sangue. Qualcuno è venuto per la donna. E non se ne andrà senza di lei.
Harry Whittington (1915-1989), statunitense, ha lavorato in pubblicità e poi come impiegato postale. Dedicatosi alla carriera di narratore, ha dato vita a una vastissima produzione di oltre duecento titoli dei generi più vari, dal poliziesco al western all’avventuroso, e con una lunga serie di pseudonimi. Per questa sua prolificità, sostenuta da una buona qualità della scrittura, è stato considerato un maestro dei cosiddetti paperback originals, romanzi pubblicati direttamente in edizione tascabile.
All’interno, il racconto Slide di Vincenzo Vizzini.
Si prosegue, il 26 marzo, con Delitto in bianco (Green for Danger, 1944) di Christianna Brand.
La Mondadori aveva già proposto il romanzo nel 1984, all’interno de “I Classici del Giallo” (n. 443), per poi ripresentarlo ne “Gli Speciali del Giallo Mondadori” (n. 12) dal titolo Diario di guerra e di mistero. Tre gialli nella Seconda guerra mondiale.
Dalla quarta di copertina:
Inverno di guerra 1940. In un ospedale militare del Kent martellato dalle continue incursioni della Luftwaffe, medici e infermiere cercano di fare la loro parte per difendere la patria dall’aggressione nazista. Ciascuno con la sua motivazione più o meno segreta, chi per sfuggire a un passato oscuro, chi per rimuovere qualche ricordo doloroso. Tuttavia quando il postino Higgins viene sottoposto a un intervento chirurgico di ordinaria amministrazione e lascia da cadavere il tavolo operatorio, i raid aerei non sono più la sola causa di morte violenta. Perché non si tratta di una tragica fatalità, né di una negligenza dell’anestesista: è omicidio. Così pensa l’ispettore Cockrill, passando in rassegna le sette persone presenti al momento del delitto. Ma non gli sarà facile risolvere il caso, mentre la lista dei sospettati comincia ad accorciarsi bruscamente e non per colpa dei bombardamenti...
Christianna Brand (1907-1988), scrittrice britannica, è nata in Malesia, ha vissuto a lungo in India e si è trasferita poi in Inghilterra, dove ha studiato presso un convento francescano. Prima di dedicarsi alla narrativa, ha lavorato come governante, ballerina, modella, segretaria. È autrice di numerosi romanzi e racconti polizieschi dallo stile brillante e dagli ingegnosi intrecci sempre sorprendenti. L’ispettore Cockrill è il suo personaggio più noto: questa è la sua seconda avventura letteraria. (La prima è Cockrill perde la testa, I Classici del Giallo n. 890)
La donna è mia di Harry Whittington (I Classici del Giallo Mondadori n. 1318), 182 pagine, euro 4,90, traduzione di Elsa Pelitti
Delitto in bianco di Christianna Brand (I Classici del Giallo Mondadori n. 1319), 196 pagine, euro 4,90, traduzione di Maria Mammana Gislon
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