«Il mio nome è Marlowe. No, non quel Marlowe».
Così si presenta nelle sue avventure, raccontate in prima persona come nella sana tradizione hardboiled, l’investigatore bibliofilo Cristoforo Marlowe.
Le investigazioni semi-serie e giallo-bibliofile di Marlowe, già raccontate da Lucius Etruscus in queste pagine di Thriller Magazine, hanno adesso uno spazio tutto loro nel blog http://nonquelmarlowe.wordpress.com/.
Ma nel blog vengono non solo ripresentati i racconti (riveduti e corretti) ma si parlerà di quell’immaginario “giallo-comico-librario” da cui questo Marlowe è nato.
Ecco intanto alcuni approfondimenti apparsi nel blog:
Ufficialmente il suo nome è un omaggio al drammaturgo cinquecentesco Christopher Marlowe, l’autore del “Doctor Faustus” e del “Tamerlano” ma anche protagonista di storie non dimostrabili che lo vorrebbero vero autore di alcune delle opere che portano il nome di Shakespeare. In realtà è ovvio che il personaggio è legato anche a “quel” Marlowe, il buon vecchio Philip nato dalla penna di Raymond Chandler e protagonista di alcuni romanzi di culto, che nulla possono di fronte all’immaginario collettivo che l’ha eletto ad investigatore hardboiled per eccellenza.
Ma non basta. Nel nome c’è anche lo sguardo da sognatore disilluso e di cinico idealista del Marlow di “Cuore di tenebra”, il durissimo romanzo di Joseph Conrad. Ma anche il Marlow della serie TV britannica “The Singing Detective” (1986). E ancora, il Marlow dei romanzi pulp italiani (così chiamato solo per non pagare i diritti d’autore!) scritti negli anni ’70 sotto lo pseudimo di Bob Hulligan e inseriti nella collana “I Gialli dello Schedario FBI”.
La storia continua su http://nonquelmarlowe.wordpress.com/.
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