Si sta già lavorando alla prossima stagione televisiva. Canale 5, infatti, sta preparando una nuova fiction, in dodici puntante, dal titolo Codice Rosso in cui si racconteranno gli interventi di una squadra antincendio dei Vigili del Fuoco.
Capitano di questa eroica squadra è Alessandro Gassman che torna in Tv grazie a questa nuova fiction.
Oltre a lui, nel cast, Pietro Taricone, Ilaria Spada, alla sua prima esperienza da attrice, Claudio Gioé, Silvio Laviano, Antonello Fassari, Michele Venitucci, Maud Buquet e Antonella Troise. A dirigerli ci sono Monica Vullo e Riccardo Mosca, già braccia e menti di Distretto di polizia.
Le riprese sono iniziate da poco presso i vari distaccamenti dei Vigili del Fuoco di Roma e dintorni. Ogni episodio avrà la durata di 50 minuti e, con tuttà probabilità, in prima serata ne verrano mandati in onda due ogni volta.
La trama narra della squadra 15 A dei vigili del fuoco: dieci anni insieme, centinaia di interventi portati a termine, una vita passata ad aiutare la gente. Erano inseparabili quei cinque uomini, la squadra 15A, i ragazzi di Pietro Vega (Alessandro Gassman). Poi, la tragedia. Un incendio terribile divampato in un reparto di bambini disabili. Solo Pietro, il caposquadra, è sopravvissuto.
Codice Rosso è la storia di un amore impossibile intrecciato a un grave senso di colpa, ma è anche la storia di una rinascita, di una nuova squadra che si forma e che non sa che esiste una mano criminale che unisce molti fra gli incendi che sono chiamati ad estinguere
Così Alessandro Gassmann commenta le sue sensazioni nell'interpretare il ruolo di vigile del fuoco: "Sono davvero contento di questo nuovo ruolo perché i vigili del fuoco mi sono troppo simpatici. D'altra parte sono l'unico corpo dello Stato che non ha potere coercitivo sui cittadini. Loro intervengono unicamente per aiutarci e rischiano davvero la vita. Due settimane fa è morto un vigile del fuoco che apparteneva proprio a questo Distaccamento dove noi oggi stiamo girando".
Alessandro Gassman, che vedremo in tv il prossimo settembre a fianco di Sabrina Ferilli in Dalida, è visibilmente soddisfatto di questo nuovo impegno per il quale si è preparato con scrupolo insieme con i colleghi. "Ho frequentato un corso accelerato nella scuola di formazione e addestramento di Monte Libretti, là dove vengono addestrati i veri vigili e dove gireremo anche qualche scena. È stata la scoperta di un mondo che non conoscevo e soprattutto di tante persone semplici e vere. Di loro nessuno si occupa mai, se non quando ci sono tragedie, come è successo con i loro colleghi di New York dopo l'attentato dell'11 settembre. Nessuno sa, per esempio, che i vigili del fuoco italiani sono all'avanguardia nel mondo. E invece, se si parla di loro, sembra inevitabile cadere nella retorica dell'eroe o nello stereotipo macchiettistico".
Con queste parole, invece, la regista Monica Vullo racconta i personaggi della serie: "Oltre ad Alessandro, ci sono altri quattro componenti. C'è Ivan, ovvero Claudio Gioé, sposato, una figlia e la paura come compagna. C'è Fausto, e cioè Pietro Taricone, che fa questo lavoro suo malgrado e vorrebbe stare altrove. C'è Stella, che poi è Ilaria Spada, giovanissima e già preda di problemi di cuore. Lei rappresenta una delle pochissime donne vigili del fuoco: operative sono solo tre in tutta Italia. E poi Rocco, interpretato da Silvio Laviano, che è l'autista dell'Aps (l'Auto Pompa Serbatoio, ndr). Ma al di là dei singoli personaggi quello che vorrei sottolineare è l'originalità di questa serie. Non è il solito film d'azione, anche perché non sarebbe possibile o sarebbe comunque molto costoso ricostruire grossi incendi, incidenti stradali a catena e crolli di palazzi, nei quali intervengono i vigili del fuoco. La serie sarà un mix tra effetti meccanici, come fuoco e fumo, ed effetti digitali, riprodotti e amplificati grazie al computer".
Insomma, dopo carabinieri, polizia, ris, non potevano certo mancare i vigili del fuoco nel panorama della fiction televisiva e i presupposti sono ottimi perchè possa essere realizzato un prodotto di qualità.
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