All’accenno di Clotilde, il volto tirato di Sal si oscurò. Non gli dava fastidio che Daria andasse a letto con altri, ormai si era rassegnato, ma ancora rivedeva il suo volto stravolto dal dolore quando aveva scoperto nel suo portafogli la foto di Clotilde. Gli aveva rinfacciato di essersi innamorato di lei solo per la somiglianza, per la pelle bianca e i capelli rossi che gli ricordavano la moglie morta. Non gliel’avrebbe mai perdonato. Ecco perché quel farfallone con cui era a letto in quel momento non l’aveva convinto, ma se era pedinato addirittura da Domenico Costa in persona, non si doveva poi trattare di un pesce così piccolo, quanto piuttosto di qualcosa di potenzialmente pericoloso. Come leggendogli nel pensiero, Domenico in quel momento agitò una mano con fare casuale.
– No, no. Non occorre che raddoppi la sorveglianza, ho già provveduto io. Ho appena scambiato due chiacchiere con Tom, e i tuoi uomini insieme ai miei stanno sorvegliando la porta a vista. Tutto sotto controllo.
– Va bene ora che è tutto sotto controllo, come dici tu, perché non mi racconti qualcosa di più su questa storia, così almeno saprò se debbo preoccuparmi oppure no.
– Dipende – rispose Domenico sempre senza aprire gli occhi – questa storia è apparsa diversi anni fa in giro per la rete. Tieni, leggi qui.
Sal afferrò l’articolo di giornale spiegazzato che l’altro stava sventolando nella sua direzione.
L’ULTIMA FOLLIA DI LAS VEGAS
Caccia aperta alla "donna bambi"
Le ragazze fuggono nude, gli uomini sparano con pallottole di vernice. I proiettili abbattono le prede che corrono svestite all’interno di un parco recintato. Si chiama “Hunting Bambi” l’ultima follia di Las Vegas, organizzata dall’eccentrico miliardario russo Boris Burdinof. Per una cifra comprensiva tra i 5.000 e i 10.000 dollari si può organizzare una vera e propria battuta di caccia in piena regola, scegliendo le vittime da un apposito catalogo. Disponibili in vendita su internet anche i filmati shock di inseguimenti e prede abbattute. Le ragazze sono ballerine, cantanti e soubrette di quinta categoria che preferiscono racimolare un compenso che va dai 1.000 ai 2.500 dollari con questo gioco che, dopotutto, non richiede prestazioni sessuali o squallide formule di prostituzione. Il cliente sceglie da un book fotografico la preda che più risponde alle sue preferenze, secondo peso, colore, taglia, statura, razza, dimensioni, e paga per avere una battuta di caccia in piena regola. La ragazza viene liberata in un parco, completamente discinta, può indossare solo un paio di scarpe da ginnastica per poter fuggire meglio. Se individuata dal cacciatore, viene colpita da proiettili di vernice colorata che viaggiano a una velocità di oltre 320 km orari, e che lasciano contusioni e provocano stordimento. Una volta abbattuta, la vittima, lasciata al suolo, deve fingere di essere in agonia fino a che il cacciatore non la raggiunge legandola per le mani e i piedi al parafango della jeep. Così, come un trofeo, viene trascinata al campo base per le fotografie di rito. Foto, filmino della caccia e gadget pare costituiscano il lato “grasso” del business. Gli improvvisati cacciatori non vedono l’ora di poter raccontare e documentare la loro avventura. Del resto che cosa ci si poteva aspettare da una città come Las Vegas? La chiamavano “Skin and Sin”, Pelle e Peccato, e ancora oggi non smentisce la sua fama. Una città creata dal nulla ed edificata sul deserto, la seconda città d’America in quanto a sviluppo economico, nominata nel 1997 prima città imprenditoriale di tutti gli States. Una città che oggi conta oltre un milione e mezzo di abitanti, dove ogni nuova camera d'albergo fornisce posti di lavoro per almeno tre persone. 36 milioni di turisti ogni anno possono concedersi ogni tipo di divertimento, da un regolare matrimonio officiato da un sosia di Elvis Presley, a una romantica gita in gondola su un falso Canal Grande. Ce n’è per tutti i gusti, da una pista di atterraggio per UFO, a onde artificiali in piscine smisurate per fare surf. E ora anche battute di caccia grossa, dove le donne come animali vengono lasciate libere solo per essere abbattute. Las Vegas torna a peccare, e il Paradiso esentasse ringrazia.
Sal lesse da cima a fondo tutto l’articolo un paio di volte, poi sbuffò leggermente. Domenico, che pareva dormisse, si lasciò sfuggire un risolino.
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