E’ l’autrice di importanti saghe fantasy che hanno catalizzato l’attenzione di piccoli e grandi lettori, è riuscita a vendere più di un milione di copie (si avete capito bene… un milione) e ad essere tradotta in circa 30 paesi: è Moony Witcher (pseudonimo di Roberta Rizzo). Psicopedagogista, insegnante, giornalista e ora acclamata autrice di personaggi ormai entrati nell’immaginario collettivo di migliaia di ragazzi, come: Nina la bambina della sesta luna (Giunti), Geno (Giunti), Morga (Mondadori) e del simpatico Gatto Fantasio (Giunti). Un vero e proprio caso letterario tutto italiano quello di cui parleremo oggi, con molto orgoglio, nella nostra rubrica.
I suoi romanzi sono ricchi di misteri da svelare, di avventure da vivere e di continui richiami a mondi leggendari e una venatura di giallo e mistery attraversa tutte le sue storie. I suoi personaggi fanno del coraggio e della loro intelligenza investigativa i loro punti di forza, che li guideranno a indagare l’ignoto e il male, per poi uscirne sempre irrimediabilmente… vincitori.
Cogliamo quindi l’occasione per fare qualche domanda alla nostra prestigiosa e graditissima ospite
Come sei approdata al mondo della scrittura per ragazzi?
Spiegare perché scrivo libri per ragazzi è discorso lungo e complesso. Posso dire semplicemente che tutto nasce nella e dalla mia infanzia. In quel tempo colorato e triste, disturbato ed esaltante ho vissuto dolori e gioie che hanno formato il mio mondo immaginario. E dopo circa 40 anni l’ispirazione è maturata a tal punto che ho iniziato ad avere idee buone da mostrare ai lettori. Ingrediente fondamentale per questa mia predisposizione è stato anche l’amore: per mio marito e i suoi due figli ai quali ho dedicato il mio primo libro: “La bambina della Sesta Luna”. Ma la scrittura è anche frutto di profondi studi filosofici e psicologici che da sempre mi appassionano. Come si può comprendere, nel mio cuore non c’era letteratura classica o fantasy, bensì grossi tomi e saggi di Platone e Aristotele.
Come inviato di cronaca nera hai seguito fatti cruenti relativi al disagio giovanile, alla droga e all’emarginazione, queste esperienze fanno parte dei tuoi romanzi?
Non fanno parte dei miei romanzi ma rappresentano il Male che da sempre vive parallelamente al Bene. Certamente aver svolto la professione di giornalista mi ha aiutato molto a capire, approfondire e spiegare le idee e le trame dei miei romanzi.
Credi nella valenza educativa del genere fantasy e mistery?
Il genere fantasy è il cuore dell’immaginazione umana. E’ quella parte della letteratura dove si possono esplicitare concetti e valori, sentimenti e passioni che nessun altro genere può esprimere.
Quanto c’è di vero nella Venezia misteriosa e magica di Nina?
Tutto e Nulla. Venezia è città di sogno, è città reale e surreale. L’alchimia sta proprio nel guardare la realtà attraverso la fantasia.
La Sesta Luna è diventata dal 2004 una Srl ed organizza corsi di scrittura, eventi culturali ed un prestigioso festival per ragazzi “Fantasio Festival-Fantasio Giovani”, quanto è importante sviluppare la creatività nei ragazzi?
Devo dire che l’esperienza del Fantasio festival è stata esaltante, ma da un paio d’anni non seguo più la parte artistica perché sono impegnata ad organizzare un grande e nuovissimo evento per ragazzi. Non posso svelare molto adesso ma posso dire che si svolgerà nel 2014 in una bellissima città del Nord Italia. La creatività è alla base della filosofia della mia società Sesta Luna, devo dire che i corsi di scrittura on-line sono molto apprezzati e ricevo molte iscrizioni nel mio sito www.moonywitcher.com. Sia bambini, ragazzi e adulti partecipano ai corsi con grande entusiasmo.
Da Nina, a Geno, al Gatto Fantasio, a Morga…come nascono i tuoi protagonisti?
I miei protagonisti nascono dal desiderio di comunicare ai lettori un’idea di mondo, di vita, di amicizia e di lotta. Penso che la lettura possa insegnare molto e non essere solo un piacere.
Perché le imperfezioni e le debolezze di alcuni tuoi personaggi divengono nella storia dei loro punti di forza?
Perché le diversità sono l’unicità che ci appartiene. Siamo tutti unici e diversi. Tutti abbiamo difetti ma non per questo dobbiamo vergognarcene. Anzi.
Moony Witcher lettrice, quali autori preferisce?
Preferisco i filosofi antichi, non amo molto i romanzi “alla moda” ma scelgo con cura ogni lettura che mi accompagna nelle serate insonni. Insomma, non sono una accanita lettrice di libri sfornati come panini, quando chiudo un libro devo avere nel cuore e nella mente un segno che prima non c’era. Sono pochi gli scrittori contemporanei che mi lasciano tali solchi…e io,nel mio piccolo, spero tanto di riuscire a lasciare anche una lieve impronta nei miei lettori. Ma so che non è facile e non sempre si raggiunge la meta.
I tuoi protagonisti risolvendo i misteri e svelando le maledizioni arrivano sempre di più a conoscere loro stessi e a comprendere la loro ragion d’essere: quanto c’è del concetto filosofico del “mondo come volontà” nei tuoi romanzi?
Conoscersi è comprendersi è l’enigma più difficile. Ci vuole una vita per farlo. E i libri, almeno per me, servono anche a questo. I miei personaggi affrontano avventure incredibili ma alla fine tutti, dico tutti, restano con i piedi ben piantati a terra sapendo che la vita reale è quella dove gli ostacoli sono ad ogni angolo.
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