Una voce nella notte: è quella di uno speaker radiofonico che diffonde nell'etere le pagine di romanzi noir, dando voce ad alcuni dei più importanti scrittori di genere del nostro paese.
Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Grazia Verasani ed Eraldo Baldini descrivono le ambientazioni delle proprie storie, ritraendo un'Emilia Romagna oscura e misteriosa, in cui Bologna rivela tutto il fascino di una città celata e contraddittoria, che porta vive le ferite di una cronaca incancellabile.Dimenticate l'Emilia-Romagna descritta come terra solare e paciosa con i suoi abitanti ingenui dediti alla buona tavola e alle avvenenti donne... C'è un'altra Emilia e c'è un'altra Romagna. Quella delle riviera invernale e solitaria, quella degli Appennini abbandonati e ripopolati dai lupi, quella delle periferie abitate da nuove etnie, quella delle stragi, delle bande e del dolore che non si cancella. Voci in nERo racconta il lato oscuro del territorio, quello che gli scrittori di noir hanno ben documentato nei propri romanzi fondendo la suggestione letteraria con la denuncia sociale.
Ho rivolto due domande a Riccardo Marchesini, per approfondire la portata di questo progetto e la sua visione della diffusione del noir nel territorio trattato.
Come nasce l'idea di questo documentario?
Voci in nERo nasce dalla voglia di raccontare il territorio attraverso lo sguardo e la voce di alcuni scrittori di noir emiliano-romagnoli e dall’esigenza di ritrarre questa regione cercando di allontanarsi il più possibile da quegli stereotipi e da quelle immagini da cartolina con cui è sempre stata raccontata.
L’Emilia-Romagna e Bologna sono certamente luoghi ospitali e solari, ma non soltanto questo. Hanno zone d’ombra e lati oscuri che è senza dubbio interessante e affascinante indagare. E’ nata così la voglia di raccontare posti e situazioni estremamente famigliari sotto un’altra chiave e un’altra luce, cercando atmosfere meno consuete e rassicuranti.
Per questo abbiamo raccolto le suggestioni di Eraldo Baldini che descrive le spiagge invernali e desolate della riviera e i piccoli centri dell’Appennino romagnolo, completamente abbandonati dai propri abitanti (in fuga verso le città industrializzate) e oggi ripopolati dai lupi.
Abbiamo incontrato Loriano Macchiavelli che ci ha riportato i racconti di un’infanzia vissuta nell’Appennino Tosco-Emiliano (divenuto poi l’ambientazione dei romanzi scritti con Francesco Guccini) e i ricordi della fuga verso una Bologna in trasformazione, attraversata dai movimenti universitari e colpita da violenti fatti di sangue.
Con Carlo Lucarelli abbiamo cercato di raccontare la Bologna delle stragi, dall’Italicus alla bomba alla Stazione, dall’Aereo decollato nel nostro aeroporto e inabissatosi ad Ustica, fino alla lunghissima scia di sangue provocata dalla banda della Uno bianca; mentre con Grazia Verasani abbiamo indagato sulla Bologna dell’oggi, quella delle nuove etnie, delle grandi periferie e quella che sembra aver perso parte della propria identità culturale.
Il risultato è un documentario interamente girato in bianco e nero che tenta di capire come sia cambiato il territorio e le nostre città.
Secondo te com'è la situazione del noir, nella nostra regione?
In Emilia-Romagna ci sono tantissimi scrittori di noir, è sicuramente la regione che vanta il maggior numero di autori di genere e questo è certamente interessante.
Accanto a quegli scrittori più noti, divenuti ormai dei classici, ci sono giovani autori e scrittori esordienti e questo aspetto è fondamentale. Credo che il ricambio e lo scambio fra le generazioni sia importantissimo e alla base della continuità di un lavoro iniziato molti anni fa.
Il noir è il genere che in questi anni ha unito al meglio la voglia di evasione, il bisogno di suspense e di mistero, alla capacità degli scrittori di raccontare in maniera puntuale le realtà in cui viviamo, analizzando e osservando con precisione i cambiamenti e le trasformazioni dei luoghi che abitiamo. In questo senso credo che l’Emilia-Romagna possa offrire ancora moltissimi spunti e suggestioni per ambientare nuove storie, perché c’è molto da dire e da raccontare su questi luoghi, perché qui ci sono città come Bologna, ricche di contraddizioni e contrasti fortissimi, con un passato doloroso che attende ancora moltissime risposte.
Qui il trailer dell'opera:
Biografia: Riccardo Marchesini dopo essersi diplomato all’Accademia Antoniana d’Arte Drammatica, frequenta la scuola “Professione Cinema” di Roma.
Successivamente collabora con Pupi Avati come regista alla realizzazione di documentari ed è sceneggiatore della serie tv “Caro domani”.
E’ assistente alla regia di alcune fiction televisive e aiuto regista ai film “Vipera” di Sergio Citti e “Un matrimonio” di Pupi Avati.
Autore di programmi televisivi e video didattici, ha diretto spot per campagne pubblicitarie regionali e nazionali e alcuni videoclip musicali.
Fra i suoi film, i mediometraggi “Bocca di Rosa”, che riceve numerosi riconoscimenti fra cui il Premio Fellini del Consiglio Internazionale del Cinema e della Televisione dell’Unesco e “Gli ultimi” realizzato con il contributo del Premio Cesare Zavattini dell’Istituto Luce e premiato al MIFF (Milano International Film Festival) e al Genova Film Festival.
Dirige diversi documentari fra cui “Compagni di viaggio”, “I luoghi immaginati” che ripercorre le tappe cinematografiche del regista Pupi Avati e “Buio in sala” che racconta, grazie alle testimonianze di molti artisti fra cui Gianni Morandi, Samuele Bersani e Ivano Marescotti, la crisi delle sale cinematografiche.
Il film esce nelle librerie allegato ad un omonimo libro, edito da Minerva edizioni, di cui Marchesini è anche autore.
In teatro cura la regia dello spettacolo “From Medea – Maternity Blues” di Grazia Verasani prodotto da Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna.
Il suo ultimo lavoro è il documentario “Voci in nERo” che vede la partecipazione di alcuni dei più noti scrittori di noir fra cui Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli ed Eraldo Baldini che descrivono i luoghi e le suggestioni dei loro romanzi più celebri.
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