Questi l'incipit di Mirko e il mostro:

"Allora, immaginate un liceo scientifico di quelli tipici: un grande edificio a tre piani simile ad una

caserma che racchiude una piazza d’armi in cui gli studenti, alle dieci e mezza precise, si godono il loro quarto d’ora d’aria attorniando la station wagon bianca del tizio che vende merendine, pizzette, giambonetti e Mars.

Immaginate i professori, proprio uguali a quelli che vi ricordate voi: cariatidi ancestrali figlie di

un’era che forse non è mai esistita o pallidi supplentelli malati con occhi spauriti come quelli dei cani bastonati e voci tremanti, insufficienti, ignoranti.

Immaginate le classi e i tipi che vi abitano per sei giorni la settimana: le secchione, i ciccioni, le

racchie, le fighe e i fighetti. Immaginate uno di questi ultimi, Mirko (ma il nome potrebbe variare), alunno della Quinta B, con abiti talmente firmati da essere un unico patchwork pubblicitario e con la testa andata a male, insufflata di un perenne vuoto pneumatico in cui si agitano microconcrezioni di odio xenofobo rivolto a tutto ciò che non appartiene alla sua area sociale, qualunque essa sia.

Immaginatelo magretto, carino, forse biondo sì. Con un ciuffo ribelle che fa sospirare le fighette, forse con gli occhi azzurri (ma magari verdi) e un mento volitivo. Immaginate ora, se volete, il suo mezzo di trasporto: forse uno scuterone gigante farcito di ammennicoli e adesivi (forza Inter?).

Immaginate il suo cellulare: se Dio avesse un cellulare avrebbe il cellulare di Mirko: seicento euro di pura forza lavoro vietnamita, cromato, iridescente, pluritonale, capace (se opportunamente craccato) di far partire uno shuttle verso lo spazio infinito con una semplice combinazione di tasti.

Immaginate Mirko ora, mentre attende l’inizio della prima ora (mate: che merda!).

È seduto in quarta fila accanto al Marra e al Teo, due file dietro al pigolante gruppetto delle

secchie.

Eccolo Mirko, perso in un momento di vuoto pneumatico, con i bellissimi occhi spenti, la testa

che gira un poco (non è ancora abituato a bersi tre spritz al campari prima della lezione… ma sarà

questione di tempo), la mascella pesante appoggiata ad una mano e la testa vuota, vuota, vuota.

Lo vedete bene? Ok, allora possiamo cominciare, se vi va..."

Formato: Formato Kindle

Dimensioni file: 235 KB

Lunghezza stampa: 87

Editore: LA CASE; 1 edizione (26 agosto 2012)

Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.

Lingua: Italiano

ASIN: B0092Q3EVK

Mirko e il Mostro: Mirko è un adolescente vuoto, modaiolo, omologato e pieno di pregiudizi figlio di un ricco manager del nord-est italiano. La sua vita scorre tranquilla fra serate alcoliche, canne, uscite con la ragazza e corse con lo scooter, finché un giorno nella sua classe entra una nuova compagna: Azra Ma, una ragazza dalle fattezze mostruose che parla un linguaggio quasi incomprensibile.

Il Mostro, come viene subito etichettato da tutti, viene all’istante ghettizzato e quasi psicologicamente rimosso dai compagni di classe e dai professori.

In Mirko, però, l’apparizione del Mostro scatena un’inquietante serie di riflessioni a cui non è per nulla abituato. Nella sua testa vuota cominciano a formarsi i primi abbozzi di idee e, per quanto all’inizio Mirko opponga una forte resistenza allo sviluppo di una coscienza, in seguito, grazie anche ad un sogno inquietante in cui la vera essenza del Mostro gli viene rivelata, la paura e il disgusto per Azra diventano curiosità e, infine, affetto.

L'autore: Carlo Vanin nasce nel 1977 a Spinea, in provincia di Venezia. Frequenta la Facoltà di Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attualmente lavora come grafico freelance. Dal 2009 è membro del direttivo del movimento Sugarpulp nonché segretario dell’associazione omonima e co-organizzatore dello Sugarpulp Festival. Dal 2010 segue come redattore ed editor il sito Sugarpulp.it, dal 2012 il blog collettivo The Survival Diaries (il cui e-book è da molti mesi nei primi dieci della classifica di vendite di iTunes nella sezione Horror) e il suo blog personale Cattive Idee (dal 2008).

Si avvicina alla scrittura fin dal periodo del liceo, vincendo il concorso Società Dante di Venezia con il racconto ‘Tramonto’. In seguito entra nella finale del concorso nazionale Tiro Rapido di Porsche Italia per due anni consecutivi, apparendo nelle antologie del concorso. È antologizzato assieme ad altri autori Sugarpulp nell’ebook ‘A manetta in contromano’ (L.A. Case, 2012), il suo racconto ‘La bionda, Il paron e la guardia’ è apparso sul quotidiano Il Manifesto nella rassegna Resistenze Noir. Ha co-sceneggiato con il regista Diego Dimattia il cortometraggio “Tonino e Colino, immigrati dal sud, tornerebbero volentieri a casa previa assunzione zona Bari” selezionato al David di Donatello. ‘Mirko e il mostro’, pubblicato nel 2012 in e-Book per l’editore digitale L.A. Case è il suo romanzo d’esordio a cui presto seguirà, per lo stesso editore, la raccolta di racconti ‘Cattive Idee’. Ha frequentato il workshop di scrittura creativa di Tim Willocks ‘Write Without Fear’.