Non tornerai mai più (Kommer aldrig mer igen, 2011) è il quarto romanzo per adulti scritto dall’autore svedese Hans Koppel uno pseudonimo usato da Petter Lidbeck, conosciuto autore di libri per bambini, che dal 2008 ha deciso di cimentarsi anche nel campo del thriller e del romanzo per adulti.
Protagonista della vicenda è una donna Ylva, lei vive con il marito Mike Zetterberg e sua figlia Sanna nella cittadina di Helsingborg, dopo aver vissuto a lungo a Stoccolma.
Una sera, mentre rientra a casa viene avvicinata da una auto guidata da una coppia che lei conosce, ma sono anni che non li vede, praticamente da quando si è trasferita in quella cittadina.
I due si offrono di accompagnarla a casa e lei senza alcun sospetto monta in macchina, per poi svegliarsi legata ad un letto.
Suo marito non si preoccupa molto del ritardo di Ylva, ma il giorno dopo si allarma e chiede l’intervento della polizia.
Intanto per Ylva c’è una lunga discesa all’inferno, l’uomo e la donna la seviziano in molti modi sia fisicamente che psicologicamente e la disperazione di Ylva raggiunge livelli altissimi quando si rende conto che viene tenuta prigioniera in una casa vicinissima alla sua, infatti la coppia sadicamente ha puntato una telecamera e gli fanno vedere su di un monitor il suo giardino e il comportamento del marito e di sua figlia.
Evidentemente Ylva sta pagando per un episodio accadutole nel passato e che lei ha sempre cercato di dimenticare
l’autore:
Hans Koppel è lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.
La quarta:
Venerdì sera. Ylva sta tornando a casa dopo un drink con i colleghi, l’iPod nelle orecchie e la musica ad alto volume. A un tratto un’auto la affianca, cogliendola di sorpresa. Conosce la donna al volante e l’uomo sul sedile posteriore, anche se non li vede da anni, da quando da Stoccolma si è trasferita nella cittadina in cui ora vive con Mike, suo marito, e la figlia Sanna. Quando i due le offrono un passaggio, ha un attimo di esitazione ma non se la sente di rifiutare. Ringrazia e sale.Poi il buio.Quando riprende i sensi, Ylva si ritrova imprigionata in una cantina, legata a un letto, gli occhi puntati su un televisore fissato al soffitto. Allora capisce: quello che vede sullo schermo è il giardino di casa sua e lei si trova a pochi metri da lì. A breve Mike inizierà ad allarmarsi per la sua assenza e Sanna a chiedere perché la mamma non torna. Un gioco sadico che i suoi aguzzini le infliggono tra sevizie di ogni tipo. Una violenza cieca, in apparenza. Se non fosse per quell’episodio del passato che Ylva ha cercato in ogni modo di dimenticare, ma che qualcuno, evidentemente, ha ancora ben impresso nella memoria.
Non tornerai mai più di Hans Koppel (Kommer aldrig mer igen, 2011)
Traduzione Greta Giordano
Edizioni Piemme, collana Piemme Linea Rossa, pagg. 316, euro 9,90
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