Non avevo un ricordo particolarmente buono di questo film a causa delle troppe scivolate nel farsesco.

Togliamoci il dente prima che marcisca. La scena dell’inseguimento nel bazar poteva essere un capolavoro se non altro per il set esotico, i colori e gli spunti ambientali. Perché rovinarla con un combattimento alla Terence Hill con James Bond che, nell’ordine, scaraventa (fuori scena) un dacoit su un letto di chiodi, prende una torcia e la tira in mano a un avversario che stupidamente l’afferra lasciando cadere la spada,  usa la spada presa dalla bocca di un lanciatore di coltelli, e cammina sui carboni ardenti?

Non finisce qui, a parte l’infame sottomarino-coccodrillo usato per arrivare all’isola di Octopussy, la sequenza dell’inseguimento-caccia alla tigre si risolve in una serie di battute con Bond che allontana tigri e serpenti con un semplice «pussa via» e si lancia tra le liane urlando come Tarzan. Malgrado ciò una revisione del film, sotto un profilo puramente spettacolare, risulta piacevole.

         

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