Con il titolo La felicità è un muscolo volontario (2012) torna in libreria il nome di Rosa Mogliasso, una autrice che dopo tanti e svariati lavori, per nostra fortuna ha deciso di scrivere.
Ha esordito con il romanzo L’assassino qualcosa lascia, entrato immediatamente nella Selezione Bancarella del 2010 e che in poco tempo ha venduto ben ventimila copie. Un volume di vendite che farebbe gola a molti scrittori noti e affermati.
A poi confermato il suo grande talento, nel 2011 con il secondo romanzo dal titolo L’amore si nutre di amore.
Protagonista dei tre romanzi è una simpatica ragazza, il commissario Barbara Gillo dalla intelligenza viva e con un buon fiuto, ottimo per trovare assassini ma meno buono per trovare l’uomo giusto con cui trascorrere le serate, infatti il suo fidanzato e collega, il palermitano Massimo Zuccalà ora si trova nella sua natia Sicilia e non “sale” a Torino neanche per trascorrere il Natale con lei.
Barbara ha una sorella, Meri, molto diversa da lei, ama passare il tempo libero con amiche e frequentare locali dove il “rimorchio” è facile. Meri convince la sorella a passare una serata pre-natalizia a casa sua con le sue amiche, tutte donne il cui scopo di vita è vestirsi alla moda e parlare di uomini. Serata che si conclude con il furto di tutte le pellicce e borsette che le donne avevano depositato nella camera da letto della casa di Meri, così il “commissario Gillo” entra in azione e risolve il caso in pochissimo tempo.
Barbara vorrebbe fare una sorpresina al fidanzato recandosi a Palermo ma viene bloccata perchè deve indagare sulla morte violenta di una nobildonna e sulla morte di un povero senzatetto.
Due delitti apparentemente non collegati, poi si deve controllare il figlio cocainomane/spendaccione e puttaniere e controllare se la figlia ex allieva di un collegio di suore, ex terrorista e molti altri ex, sia per caso rientrata dalla Francia e sia coinvolta nella truce morte della madre.
Un romanzo che si deve leggere. Assolutamente.
L’autrice:
Rosa Mogliasso è nata a Susa e vive a Torino. Laureata in storia e critica del cinema.
Dopo tanti lavori non proprio remunerativi - a parte agente immobiliare in Costa Azzurra e direttore di un club sportivo a Sestriere - ha deciso di prendersi un periodo sabbatico e dedicarsi alla scrittura. Il risultato è entrato subito nella Selezione Bancarella 2010: L'assassino qualcosa lascia, ovvero un romanzo d'esordio da 20000 copie. A questo è seguito, nel 2011, L'amore si nutre di amore, felicissima conferma del suo talento, se non dovessero bastare le recensioni entusiastiche di Luciana Littizetto, Margherita Oggero e Elio.
la quarta:
Nella vita di Barbara Gillo manca un po’ di sole. Più esattamente, quello che l’incostante fidanzato nonché collega palermitano Massimo Zuccalà ha spento quando si è rifiutato di trascorrere con lei il Natale. Per fortuna che Barbara può contare sul suo lavoro, che, al contrario del fidanzato, non la tradisce mai: la notte della vigilia risolve brillantemente un caso di pellicce rubate dall’appartamento di sua sorella Meri e subito dopo è alle prese con il ritrovamento dei corpi della ex contessa Elisa Prunotti Mappei e di un senzatetto. Esiste un collegamento tra i due delitti? È implicato il figlio della Prunotti, un viveur di mezza età dalla débauche che confina pericolosamente con la disperazione? E quella figlia scomparsa, ex terrorista latitante, rigidamente allevata in un collegio di suore, che ruolo ha nella vicenda? E soprattutto, arriverà la resa dei conti con il fedifrago palermitano?
Uno stile inconfondibile, quello di Rosa Mogliasso, e un successo consolidato dalla sapiente maestria con cui costruisce le trame, le atmosfere di una Torino ora grigia e prevedibile ora improvvisamente scintillante, fragile, solare; personaggi solidi, veri e allo stesso tempo assurdamente poetici, che popolano i suoi romanzi allo stesso modo delle strade metropolitane, perso ognuno nella ricerca ossessiva della felicità.
La felicità è un muscolo volontario di Rosa Mogliasso (2012)
Salani, collana Romanzo Salani, pagg. 259, euro 14,50
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