Chicago, 2000. Elizabeth è una sedicenne dall’intelligenza superiore alla media, che vive attenendosi alla rigida volontà della madre. Quando, per la prima volta, si ribella ai piani di quest’ultima e trasgredisce le regole, gli eventi le sfuggono di mano cambiandole la vita in modo radicale. Assiste a un doppio omicidio per mano della mafia russa e da quel momento è costretta alla fuga per salvarsi la vita, in quanto unico testimone oculare e, di conseguenza, spina nel fianco dei malavitosi.

Dopo dodici anni, durante i quali si è spostata in lungo e in largo assumendo sempre nuove identità, si stabilisce in una cittadina dell’Arkansas, dove finalmente si sente a casa. Con il nuovo nome di Abigail Lowery ha acquistato una proprietà che ha fatto diventare una fortezza, ha un enorme cane da guardia addestrato a proteggerla, progetta sistemi di sicurezza all’avanguardia e, grazie al suo genio, lavora segretamente come spia informatica, passando all’FBI informazioni utili a incastrare la banda dei Volkov.

È un personaggio complesso ma che fa breccia nel cuore del lettore: non ha mai ricevuto amore o attenzioni e per questo è incapace di dimostrare i propri sentimenti; ha bisogno di avere tutto sotto controllo, non si lascia mai prendere di sorpresa da niente e nessuno... Almeno fino a quando non conosce Brooks Gleason, l’ispettore di polizia della cittadina in cui vive.

Brooks è un uomo in gamba, dolce, onesto e caparbio. Con lui, Abigail scoprirà che cos’è l’amore, ma anche la fiducia e l’importanza di una famiglia, e saranno proprio questi nuovi sentimenti a spingerla a fare i conti con il proprio doloroso passato e a decidere di smettere di fuggire.

   

Nora Roberts è una garanzia praticamente in ogni genere di romanzo, ma non è un caso se è considerata la regina indiscussa del “Rosacrime”. I complessi meccanismi riguardanti la giustizia, la malavita e i sistemi informatici sono descritti in modo perfetto, mai pesante; i protagonisti, sia principali che secondari, vengono amalgamati nella trama in modo unico, tanto che ci si ritrova ad affezionarsi ad ognuno di loro e a vivere le loro stesse sensazioni. Insomma: 564 pagine che si leggono tutte d’un fiato, un thriller in piena regola che non ha niente da invidiare ai romanzi dei maestri del genere.