Marisa strologava con se stessa, non sapendo peraltro che Sebastiano aveva non solo la passione dell’opera, ma addirittura in anni giovanili era stato strumentista, come dire che suonava uno strumento musicale
Quale? Al tempo...
La Stazione Arma di Borgo Briantino non era molto diversa dalle altre che aveva conosciute nella sua pluriennale carriera di carabiniere.
Da quando era maresciallo aveva potuto usufruire dell’alloggio che solitamente viene destinato al comandante di Stazione, anche se per la verità non tutte le sedi sono attrezzate per ospitare reggenti con famiglia. Per quanto riguardava i figli, Vitale non aveva di sicuro problemi di alloggiamento, per il semplice motivo che la sua famiglia non superava i due componenti. Per caso o a ragion veduta? Va’ a sapere... Stava comunque di fatto che in casa di discendenti nemmeno se ne parlava, anche perché tutto sommato in due non si stava affatto male. In ogni caso, piano con le affermazioni troppo facili sulla felicità esistenziale. Marisa era la prima a dire che non bisognava mai compiacersi se le cose ti vanno bene.
‘È la volta che subito dopo ti capita qualcosa di poco allegro’. Superstiziosa? Né più né meno di tutte le donne di casa alle prese con un bilancio non ricco da far quadrare, per di più con un marito che non sai mai quando arriva e se ne va. Gli imprevedibili orari erano infatti uno dei principali crucci della signora. Quante volte era andata su tutte le furie, dopo aver spignattato per una giornata intera ai fornelli, per poi sentirsi dire:
“Cara, ritardo. Non so quando rientro...”.
Roba da gettare i piatti dalla finestra...
© 2012 Fratelli Frilli Editori
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