Torna Lennox, l’investigatore privato della Glasgow degli anni ’50 conosciuto l’anno scorso nel romanzo Lennox (Giallo Mondadori n. 3033): Craig Russell torna a raccontarci del suo personaggio nel romanzo La lunga notte di Glasgow (The Long Glasgow Kiss, 2010), Il Giallo Mondadori n. 3067.
Dalla quarta di copertina:
Fino alla notte in cui hanno fracassato il cranio al padre della sua ragazza, Lennox non aveva idea di quanto potesse essere spietata Glasgow. La città è stritolata nella morsa dei Tre Re, gangster potenti che gestiscono il crimine con pugno di ferro. Sono gli anni ’50, tutti vogliono arricchirsi e lasciarsi alle spalle il ricordo della guerra. Lennox, ex ufficiale dell’esercito canadese, fa l’investigatore privato e non disdegna di sbrigare qualche lavoretto per i boss. Insomma, la violenza non lo spaventa, lui ci sguazza, in questo Far West metropolitano. Ma non gli piace essere coinvolto in un omicidio, magari anche sospettato. E se per vederci chiaro dovrà andare fino in fondo a una brutta storia di traffici illeciti e scommesse proibite, tra poliziotti con la mano pesante e delinquenti di mezza tacca, su cui aleggia la figura misteriosa di John Largo... be’, lo farà. A Glasgow, niente rimane segreto per molto tempo.
Il numero 3068 de Il Giallo Mondadori presenta il romanzo vincitore del Premio Tedeschi 2012 nonché prima avventura di un nuovo imperdibile personaggio: stiamo parlando de Il metodo Cardosa di Carlo Parri.
Dalla quarta di copertina:
Eccolo, il morto: in ginocchio davanti a un’edicola, con la faccia sprofondata tra due pile di giornali. È il primo caso di omicidio per il vicequestore aggiunto Leonardo Cardosa, fresco di trasferimento alla terza sezione della Squadra Mobile di Roma. La vittima è un importante costruttore, ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Il killer non ha esitato ad agire in presenza di testimoni né a mostrarsi a volto scoperto. Faccenda complicata, anche perché il morto, il costruttore Corcelli, era un tipo stravagante, un appassionato di occultismo con una villa piena di reperti che è un concentrato di stranezze. Per di più, c’è un altro caso che Cardosa deve risolvere: quello in cui è implicata sua sorella, che nella remota Sicilia, terra d’origine del vicequestore, è oggetto di minacce e colpi di lupara. Ma Cardosa ha un metodo tutto suo di interpretare il mondo. Lui è uno che non dà spiegazioni, che dice le cose senza preoccuparsi di essere capito. Il suo modo di pensare è come una mappa stradale, e i suoi due cervelli, come lui stesso sostiene, vedono tutto come se fosse disegnato nell’aria, perciò gli riesce difficile tradurre in parole questi schemi, queste architetture immaginarie. E tracciare la mappa mentale dei casi che sta seguendo, fra una serie di delitti, minacce mafiose e la caccia a un antico manoscritto, sarà il suo battesimo del fuoco.
All’interno, il racconto La pistola nello zaino di Aldo Selleri, vincitore del premio Grado Giallo 2012.
Arriviamo ai grandi classici della collana. I Classici del Giallo Mondadori n. 1308 presenta Un cadavere al giorno (Lay-on McDuff, 1942) di Charlotte Armstrong, già apparso nel lontano 1962 ne I Libri Neri n. 9. È la prima avventura del personaggio a cui l’autrice dedicò tre romanzi.
Dalla quarta di copertina:
Una partita fra amici a tavola reale normalmente non dovrebbe concludersi col morto. Invece questa volta, quando uno dei giocatori se ne torna a casa è per finire ucciso con un colpo d’arma da fuoco. Sul cadavere, l’assassino lascia un piccolo oggetto che è anche una minaccia. Agli occhi di una ragazza come Bessie Gibbon, rimasta orfana e trasferitasi nella ricca dimora dello zio a New York, tutto ciò appare spaventoso e incomprensibile. A quelli di Mac Duff, ex insegnante diventato investigatore per hobby, appare certamente spaventoso ma non del tutto incomprensibile. Lui conosce le regole del gioco del delitto, ed è l’unico in grado di vincere la sfida contro un avversario che ha in programma di colpire ancora.
Charlotte Armstrong (1905-1969), giallista americana, dopo aver lavorato in un ufficio contabile e come giornalista di moda, si è dedicata al teatro approdando a Broadway con due commedie. Nel 1942 ha pubblicato il suo primo mystery, Un cadavere al giorno. A questo brillante esordio sono seguiti numerosi altri romanzi, oltre a sceneggiature cinematografiche e televisive, che l’hanno consacrata come raffinata autrice di suspense. Nel 1957, con A Dram of Poison, ha vinto il premio Edgar.
All’interno, l’elenco di tutti i grandi autori del giallo classico pubblicati nella collana.
Nel numero 1309 de I Classici del Giallo Mondadori scopriamo un grande romanzo apparso per la prima ed unica volta in Italia nel 1967, per la Feltrinelli: si tratta di Trappola per Cenerentola (Piège pour Cendrillon, 1963) di Sébastien Japrisot, da cui il film Non sono un’assassina (1965) di André Cayatte.
Dalla quarta di copertina:
Aprire gli occhi e ritrovarsi in un letto d’ospedale, con il volto bendato reso irriconoscibile da gravissime ustioni. E soprattutto, in preda a una totale amnesia. È il peggiore degli incubi e sta accadendo a Michèle, detta Mi. Dopo essere scampata per miracolo all’incendio della sua casa, in cui è morta l’amica del cuore Dominique, detta Do, ora deve cercare non solo di guarire, ma anche di ricostruire il proprio passato. Un passato di cui fa parte una ricchissima madrina, la cui eredità aleggia tra le nebbie che avvolgono la sua memoria. Ma poi, lei sarà davvero Michèle detta Mi? Tutti ne sembrano convinti, tranne l’interessata. Forse è il delirio di una sopravvissuta, ma non sarà facile dimostrare la propria identità, dopo che il fuoco le ha divorato perfino la carne dei polpastrelli...
Sébastien Japrisot è lo pseudonimo anagrammato di Jean-Baptiste Rossi (1934-2003), romanziere e sceneggiatore francese. Dopo aver esordito giovanissimo come scrittore, ha lavorato nel cinema e nella pubblicità. Il suo primo poliziesco, Scompartimento omicidi del 1962, così come i successivi Trappola per Cenerentola e La signora dell’auto con gli occhiali e un fucile sono tutti diventati film diretti da famosi registi. Grande maestro del giallo contemporaneo, raggiunge vette di virtuosismo narrativo nella costruzione delle storie, spiazzando il lettore con trame enigmatiche e continui ribaltamenti di prospettiva.
All’interno, il racconto Come una palla di fuoco di Andrea Franco.
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