A una certa età ci si inizia a capire. Io ho capito che sono un esploratore. Posso sembrare solo un marinaio alla deriva; invece, sulla mia piccola zattera, divento lupo di Internet.
Anche qui, come sul mare, bisogna conoscere bit e motori di ricerca come venti e correnti, è necessario. Serve a dirigersi verso le coste più misteriose. Da queste terre poco indicizzate dalle mappe di Google provengono segni di vita forti e sotterranei.
È la letteratura underground, frustrata dalla realtà, che ha deciso di accamparsi su internet e lanciare la sua prima offensiva all’editoria digitale con Volume Nero, un’antologia di racconti brevi e brevissimi che ripaga lunghe ricerche nel tentativo di trovare qualcosa di buono da recensire.
Lo fa attraverso il laboratorio Ctrl Alt Write, di cui avevo già parlato quando era uscito il progetto di Freaks! 8 racconti. Ma c’è una differenza tra essere interessati ed essere entusiasti; adesso io sono più la seconda cosa. Dentro a Volume Nero c’è raccontata la degenerazione di tutti i sentimenti. E anche la loro rinascita. Storie brevi e brevissime, che portano le insegne della letteratura a 140 caratteri ma ne sono la nemesi, il cavallo di troia, l’incontrollabile vendetta. Lasciateli entrare, questi racconti, oppure fate come volete: loro troveranno il modo di superarvi e scatenarsi.
Pietro Dossena, Davide Semenzin, sono solo due autori che mi vengono in mente (perché nella mente mi sono rimasti) su quattro dell’ebook.
Il formato digitale e quello della copertina fanno di questo libro una sorta di CD. E Infatti viene pubblicato in una collana che si chiama Split, come i vecchi dischi underground prodotti dalle piccole case discografiche.
Anche se Volume Nero è un po’ troppo breve (sono meno di 100 pagine) all’interno del libro c’è un link che serve a scaricare gratuitamente un altro piccolo testo, una specie di spin off a Volume Nero. Si chiama Le Uova di Volume Nero e siamo su un genere un po’ più duro: sempre racconti brevi, ma thriller, grotteschi, horror.
È difficile recensire un libro come Volume Nero. Il formato esclusivamente ebook e la chicca digitale del libro nel libro ne fanno un prodotto assolutamente originale, con la paura che troppa tecnologia appaia ancora poco amichevole alla maggior parte dei lettori, e che li allontani ingiustamente da un’antologia che ha dalle qualità narrative straordinarie.
Consiglio di leggere il racconto in anteprima: La donna che Trasformava gli Uomini in gatti, per farsi un’idea del genere. Se deciderete di andare più a fondo, c’è Davide Semenzin con i racconti brevissimi di vite intere che si scontrano e poi si lasciano perdere. L’esplorazione sistematica delle perversioni di Chine Rutty, e le avventure del reietto detective privato Tony Miami; Giuseppe Galluccio vi introdurrà agli anni della canapa indiana come un cameriere sorridente che vi riserva il tavolo migliore all’interno di un bosco viola e sognante.
Se volete conoscere un altro mondo, allora prendete Volume Nero, entrateci dentro. Io ne sono appena uscito, e ora mi dirigo verso altre terre.
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