Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse “la seconda professione più antica al mondo”. Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà è condizionata, in massima parte, dalla somma di denaro riservatagli.
La sua storia è la storia stessa della guerra.
Anthony Mockler ne ripercorre l’evoluzione dai tempi di Senofonte all’Iraq, passando per l’Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l’impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza.
Ma cosa si deve pensare di questi uomini che guadagnano per dare maggiore potenza di fuoco alle guerre di tutto il mondo? L’opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere.
Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Marco Guidi ci fa notare come gli ultimi trent’anni vedano l’emergere della figura del “contrattista” della guerra: un professionista della morte che uccide per denaro e combatte per passione, supportando le truppe regolari e spesso facendo il lavoro sporco tra le linee nemiche.
“Cosa volete che me ne importi se è stata firmata la pace? Io farò sempre la guerra.” - Un generale svizzero al servizio della Francia -
“Non hai bisogno di sapere se è un vero lavoro... quando i soldi lo sono!” - Bruce Willis nel film Mercenari – The Expendables -
“Con le spalle reggevano il cielo; tenevano in piedi i pilastri della Terra; difendevano quel che Dio aveva abbandonato e proteggevano tutto quanto per la paga.” - A.E. Housman, Epitaffio per un esercito di mercenari -
Storia dei mercenari - Da Senofonte all'Iraq (Odoya) - ISBN: 978-88-6288-153-1 - Pag. 336 - 18,00 € - Introduzione e Postfazione: Marco Guidi
Anthony Mockler, storico, scrittore e giornalista inglese, ha seguito per oltre vent’anni l’attività dei soldati mercenari. Laureatosi in Storia militare a Cambridge, è stato redattore capo al Guardian, che lo inviò come corrispondente in Congo, Spagna, Centro America e Vietnam. Come avvocato prese parte a due noti processi in cui alcuni mercenari furono condannati a morte (in Angola nel 1976 e alle Seychelles nel 1982). Considerato il maggior esperto al mondo sul mercenarismo, i suoi scritti si caratterizzano per notizie uniche, integralmente attinte di prima mano.
Tra le sue opere ricordiamo: Il mito dell’impero. Storia delle guerre italiane in Abissinia e in Etiopia (Rizzoli 1977) e The New Mercenaries: The History of the Hired Soldier from the Congo to the Seychelles (1987).
Marco Guidi, giornalista bolognese, è stato inviato speciale all’estero del Resto Del Carlino e Il Messaggero per seguire guerre e rivoluzioni nei paesi islamici, Medio Oriente, Cina, ex Urss, Balcani e Turchia, oltre che, per le stesse testate e il Mattino di Napoli, caporedattore, editorialista e opinionista di cronaca. Insegna alla Scuola di giornalismo (scuola di specializzazione postlaurea) dell’Università di Bologna.
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