Una tranquilla mattinata in un sobborgo di Londra. Una scuola, il consueto via vai di alunni e professori e poi all’improvviso la follia e la violenza. Samuel Szaijkowski uno dei professori, tranquillo e dimesso, un uomo comune e per certi versi insignificante estrae una pistola e fa fuoco. Una. Due. Tre…alla fine sei vittime, l’ultima è lui, un ultimo colpo alla testa e porta via con se il mistero della sua follia. Lucia May è l’ispettore di polizia che viene mandata a investigare sul caso, ma poi in fondo un caso non c’è, nulla da scoprire, nessuno da investigare, i suoi superiori vogliono archiviare tutto velocemente, ma lei non ci sta. Lei vuole capire. Lei vuole andare oltre le apparenze e i titoli eclatanti dei giornali, e così inizia una sua indagine approfondita, psicologica e per certi versi drammatica.
Punto di rottura di Simon Lelic è pubblicato in Italia nella collana timeCrime, si tratta di un romanzo di enorme successo in Inghilterra e Stati Uniti (dove la drammaticità di queste vicende è di stretta attualità). Ma oltre ad essere un caso letterario, quello di Lelic è uno splendido romanzo, profondo e intenso, che sa andare oltre facili immagini e rigidi schemi, che analizza, mostra, scopre, ma non un mistero da quattro soldi di questo o di quell’assassino, ma si addentra in luoghi molto più oscuri, su un terreno impalpabile e crudele… la mente umana.
L’autore attua una narrazione originale e dotata di uno stile impeccabile. Tutta la vicenda viene ricostruita attraverso i monologhi delle persone che hanno assistito e attraverso le indagini dell’indomita Lucia May. E così con le testimonianze, con le parole, con le confessioni intime di tutti gli artefici di un tragico girotondo si mostra crudele e cinico un mosaico di rapporti umani, di sentimenti, paure e rancori, si penetra nell’animo e si delineano personaggi dalla grande introspezione psicologica, dall’imbarazzante e affascinante realismo, dalla quotidiana crudeltà.
Si tratta di un libro per certi aspetti commovente, umano, reale fino a far male.
Ma in ogni caso una lettura da non perdere assolutamente.
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