Una terra baciata dalla natura, uomini e donne che vivono in armonia e pace, una civiltà che attraversa lo scorrere del tempo. Ma qualcosa sta per mutare, un’era volge al termine, al di là dei confini del mare qualcosa si sta avvicinando e la pace tramonterà, gli uomini e le donne abbracceranno il dio della guerra, la grande alleanza dei popoli del continente sarà pronta a combattere.
Gli ambasciatori del male di Liliana Bodoc è edito in Italia da Fazi editore, e si tratta di un fantasy atipico e assolutamente affascinante. Il libro costituisce il primo volume della Saga dei Confini, che ha venduto oltre 300.000 copie e che è stata tradotta in una decina di lingue.
In quest’opera, originale e innovativa, non compare la mitologia anglo-sassone o nordica, fatta di elfi, fate, troll… qui c’è una mitologia nuova e sconosciuta ai più, qui c’è il sud america delle antiche e misteriose civiltà, dei magnifici palazzi e dei grandi segreti degli astronomi, in cui stregoni e sciamani guidano i rituali di una magia dimenticata.
Il libro diviene pagina dopo pagina palese allegoria della conquista europea del nuovo mondo, delle persecuzioni e della lotta strenua delle civiltà precolombiane. L’intreccio fonde in se, oltre a rimandi e strutturazioni tipicamente tolkeniane, un epica e un pathos prettamente latini. Il mondo delle Terre fertili e dei loro popoli è descritto con calore e vividezza estremi, uomini e donne prendono forma nelle vicende, negli amori, nelle lotte, nelle battaglie… tutto sembra fluire deciso e dinamico sulla pagina.
La scrittura della Bodoc è collaudata e tagliente, forbita e ricercata, scorre comunque sicura e accattivante. L’utilizzo della terza persone e i veloci cambi di prospettiva danno ritmo alla narrazione tenendo alta l’attenzione del lettore. Alcuni aspetti psicologici dei personaggi e il dipanarsi dell’intreccio narrativo in alcuni punti non sembrano completi, ma non dobbiamo dimenticare che non siamo di fronte a un libro unico, ma al primo volume di una saga, una storia quindi pensata e realizzata per acquisire concretezza e forma con il dispiegarsi delle vicende dei vari volumi, che senso avrebbe definire tutto e subito, invece la progressione dei personaggi e degli accadimenti coinvolgono il lettore in un disvelamento lento e deciso. Si ha infatti un crescendo narrativo e strutturale in tutto il romanzo che fa pensare che il secondo volume della saga sarà ancor più accattivante e avvincente del primo.
Una lettura originale e accattivante. Una saga e un mondo da scoprire pagina dopo pagina.
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