Le detonazioni riempirono il cielo. Il sole divenne enorme e il fuoco cancellò ogni cosa. Il mondo fu diviso in due, da una parte i Puri, privi di cicatrici e deformazioni, isolati all’interno della sfera, dall’altra i Sopravvissuti, uomini dal corpo martoriato e deforme, i più disparati oggetti si erano fusi con la loro carne a seguito delle esplosioni rendendoli per sempre crudeli scherzi della natura. Per loro non c’è la Sfera con la sua sicurezza, ma la realtà di un mondo sconvolto fatto di detriti e crudele pioggia nera.
Sono passati dieci anni dal giorno in cui tutto cambiò, Pressia era una bambina di sette anni che giocava con la sua bambola, ora è una ragazza di sedici che al posto della mano ha la testa di quella stessa bambola, monito incancellabile del suo corpo deforme, del suo destino di Sopravvissuta.
Sono queste le premesse iniziali da cui prende le mosse Memento. I sopravvissuti di Julianna Baggott, pubblicato in Italia da Giano editore nella collana blugiano. Si tratta di un romanzo distopico originale e sorprendente, decisamente coraggioso, che affronta con sicurezza i lati più oscuri dell’uomo e della società. Dalla pura finzione narrativa, dalla letteratura di genere, dalla fantascienza ancora una volta si muovono riflessioni profonde e magnificamente raccontate, narrate, vissute da ogni singolo lettore.
Le vicende di questo splendido romanzo si susseguono frenetiche, in un vortice narrativo denso e ricco, che abbaglia la fantasia, Pressia incontrerà Partrige, un ragazzo alla ricerca della madre, un Puro disposto ad avventurarsi al di fuori della Sfera, ma il loro non sarà un amore adolescenziale da romanzo young adult, ma sarà un amore maturo, credibile, reale, l’amore di coloro che hanno vissuto una catastrofe e conosciuto la sofferenza.
Il romanzo costituisce il primo di una trilogia, ma può benissimo essere letto anche da solo, stupisce la ricchezza della fantasia dell’autrice e il desiderio di conoscere cosa sarà in grado di realizzare nei prossimi volumi è pressante e reale. I diritti cinematografici del libro sono stati venduti e si preannuncia una grande produzione.
La scrittura della Baggott è ricca e articolata, a volte non perfettamente scorrevole, ma non per questo meno affascinante, anzi il quieto rallentare da forse ancor di più il senso di una realtà complessa e strutturata, di un mondo che cerca faticosamente di ricostruirsi nella consapevolezza che nulla sarà mai come prima.
Un romanzo che cattura per fascino e intelligenza. Un diamante dalle tante sfaccettature fantastiche.
Un mondo che è pronto ad accoglierci!
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