La notizia del suicidio dello scrittore Ernest Hemingway fece in pochi attimi il giro del mondo. Sofferente da tempo di crisi depressive, hemingway si uccise sparandosi un colpo di fucile al capo.
Su questo fatto storico lo scrittore Craig McDonald ha scritto un interessante thriller dal titolo Uccidi la leggenda (Print the Legend, 2010). In questo romanzo appare un personaggio che è già apparso in altri suoi lavori, quel Hector Lassiter descritto come stravaganrw autore di romanzi polizieschi, avventuriero, tombeur de femmes e amico del famoso scrittore.
Quattro anni dopo il suicidio del grande scrittore, due uomini si recano presso la sua vedova per cercare di chiarire i punti oscuri della sua morte e avere notizie sulla provenienza di alcuni manoscritti a nome dello scrittori ma apparsi in date successive.
I due uomini sono lo stesso Lassiter accompagnato da un certo Richard Paulson uno studioso che dovrebbe scrivere su richiesta della vedova, Mary Hemingway, la propria biografia. Paulson è accompagnato dalla sua giovane moglie incinta, anche lei aspirante scrittrice. Paulson non dice che la ha accettato l’incarico in quanto la sua vera intenzioni e quella di indagare sul suicido in quanto crede che Hemingway sia stato ucciso e di questo sospetta la moglie.
Mentre Lassiter scava e indaga nel mistero degli scritti scomparsi di Hemingway, scopre che c’è stata una cospirazione ai danni dello scrittore scomparso e legata anche ai movimenti artistici emergenti di Parigi, una cospirazione tessuta da insospettabili e che forse c’è stato l’intervento dell’FBI di Edgar Hoover....
l’autore:
Craig McDonald ha esordito nel 2007 con il romanzo Head Games, in cui debutta l’affascinante figura di Hector Lassiter, che appare anche in Toros &Torsos, One True Sentence e Never Send ’em to the River. McDonald è anche un saggista molto noto nel campo del poliziesco e un brillante intervistatore: Art in the Blood, Rouge Males e ’Til Somebody Dies, raccolgono i suoi colloqui con colleghi del calibro di James Crumley, Michael Connelly, James Ellroy, James Sallis e molti altri.
la quarta:
È il 2 luglio del 1961, Hemingway viene trovato ucciso nella sua casa a Ketchum da un colpo di fucile alla testa. Il caso viene archiviato come suicidio e da lì ha inizio la leggenda.
Quattro anni dopo, sempre nella Sun Valley, Hector Lassiter, stravagante autore di romanzi polizieschi, avventuriero, tombeur de femmes e amico di Hemingway fin dai ruggenti anni parigini, viene invitato a una conferenza internazionale sullo scrittore. Si ripropone allora di incontrare la vedova per chiederle di certi manoscritti apparsi in circostanze quanto mai misteriose. A Ketchum arriva, in compagnia dell’affascinante moglie, anche il professor Paulson, un accademico ingaggiato da Mary Hemingway per scrivere la propria biografia. Paulson, studioso mediocre, in realtà approfitta delle circostanze per indagare, perché sospetta da sempre che il suicidio di Hemingway non sia altro che una messa in scena. A intorbidire le acque contribuisce la presenza del losco agente dell’Fbi Creedy, inviato da J. Edgar Hoover per minare la reputazione non solo di Hemingway, ma anche di una certa frangia della letteratura americana che a lui si ispira. Hector intanto viene a conoscenza di verità scomode che si dipanano in insospettabili intrighi e cospirazioni tessuti nell’ombra da decenni.
Uccidi la leggenda di Craig McDonald (Print the Legend, 2010)
Traduzione Roberta Zuppet
Giunti, collana M, pagg. 425, euro 12,90
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