Georges Simenon, Maigret e il signor Charles (Maigret et Monsieur Charles, 1972) - Traduzione di Laura Frausin Guarino

154 pagine, euro 10,00 - ISBN 9788845927003

Dopo la traduzione di Elena Cantini (Mondadori dal 1977 al 1995), Adelphi ripropone in nuova veste l’ultimo libro di Maigret: dopo un anno dalla sua scrittura, infatti, il suo autore annunciò di non volerne scrivere ancora.

        

Dal risvolto - Al pomeriggio andava al cinema. Almeno, così diceva. Ogni tanto si faceva accompagnare dall'autista in un bar del quartiere degli Champs-Élysées dove beveva, da sola, appollaiata su uno sgabello. I barman, senza neanche aspettare che lei glielo chiedesse, le riempivano il bicchiere non appena lo vedevano vuoto. Non parlava con nessuno. Nessuno parlava con lei. Per gli altri, lei era «quella che beve». Aveva forse incontrato finalmente un uomo che si occupava di lei, che le aveva ridato fiducia in se stessa facendola sentire importante?

Georges Simenon, nato a Liegi nel 1903, morto a Losanna nel 1989, ha lasciato centonovantatré romanzi pubblicati sotto il suo nome e un numero imprecisato di romanzi e racconti pubblicati sotto pseudonimi, oltre a volumi di «dettature» e memorie. Il commissario Maigret è protagonista di 76 romanzi e 26 racconti, tutti pubblicati fra il 1931 e il 1972.

           

Roberto Bolaño, Chiamate telefoniche (Llamadas telefónicas, 1997) -

Traduzione di Barbara Bertoni

Piccola Biblioteca Adelphi

272 pagine, euro 14,00 - ISBN 9788845926839

        

Dal risvolto - I quattordici racconti che compongono questa raccolta apparsa nel 1997, agli esordi della carriera di Roberto Bolaño, distillano già quelle che saranno le ossessioni ricorrenti della sua narrativa e i temi attorno a cui si addensano: la letteratura, la violenza – appena sussurrata o quanto mai tangibile –, l’amore e il sesso. Il lettore vi incontrerà esistenze borderline, apolidi e insane, alla ricerca di un senso o che al senso hanno rinunciato, sballottate dal caso e da un’assurda quotidianità, tra amori infelici, errori evitabili e solitudini. Sono racconti aperti, imprevedibili, che non si esauriscono nella desolante constatazione dell’insensa­tezza della vita umana, ma giocano con il lettore, spingendolo a cogliere le citazioni occulte, le figure nascoste nella trama dell’ordito, a cercare di comprendere messaggi che risultano indecifrabili in primo luogo ai protagonisti stessi. Come se al fondo di ciascuna di queste storie ci fosse un enigma che sa essere, al tempo stesso, ilare, inquietante e spaventoso.

        

W. Somerset Maugham, Storie ciniche - Traduzione di Vanni Bianconi

Biblioteca Adelphi

221 pagine, euro 18,00 - ISBN 9788845926792

        

Dal risvolto - «Deve essere un mio difetto, ma i peccati altrui non mi scandalizzano – sempre che non mi riguardino personalmente». La leggendaria sprezzatura di Maugham pervade tutti i racconti di questa raccolta, popolata di personaggi tanto più veri in quanto tratti dalla sua vita multiforme di medico, scrittore, drammaturgo e agente segreto. Il nostro insaziabile viaggiatore spazia da una bettola di Vladivostok al bel mondo della Costa Azzurra, e il suo occhio spietato mette a nudo con sublime cattiveria, o anche con dissimulata compassione, intime tragedie e abissali fallimenti di un pittoresco campionario umano: impostori di lungo corso, madri efferate, coniugi assassini – tutti in balìa della casualità della vita e della cecità delle passioni. Come Elizabeth, «una giocatrice d’azzardo, una scialacquatrice e una donna lasciva»; o come Morton che, tornato in Inghilterra, si sentiva più solo che nella giungla. E segreti ben custoditi, acrobatici patti e rischiosi tradimenti concordati ci apriranno un mondo in cui nulla obbedisce a una rassicurante prevedibilità.