Il thriller dello scrittore e laureato in Storia Antica Davide Mosca è in libreria proprio in questi primi giorni di aprile con il titolo Il profanatore di biblioteche proibite (2012).

Il nome di Davide Mosca è già conosciuto dai lettori che amano leggere saggi o romanzi storici, infatti sono stati pubblicati vari romanzi di cui, l’ultimo è Congiura romanzo storico nel quale l’autore ha saputo ben descrivere e ritrarre il modo di vivere e di pensare il quel lontano periodo storico della congiura di Catilina, costruendo intorno al fatto un thriller di notevole spessore.

Nel presente romanzo pone all’attenzione del lettore un quesito storico sul vero nome di Roma, se è vero che è stato sempre tenuto nascosto, per quale motivo e inoltre si scoprirà cosa si cela sotto il Palatino.

Il protagonista del romanzo, professore Lazzari è un esperto delle origini di Roma. Lazzari viene contattato da un misterioso emissario di una ancora più misteriosa e molto probabilmente pericolosa società segreta. L’emissario che si presenta come “il Colonnello” gli chiede di scoprire quale è il vero nome di Roma e di trovare anche il “Lituo” un bastone ricurvo usato da Romolo durante la fondazione della città.

Il professore Lazzari sarà accompagnato, ma forse anche controllato, da una adepta della società segreta di nome Artemisia.

Sarà una lunga ricerca che li porterà in molti luoghi alla ricerca di reperti storici, tombe e biblioteche sotterranee.

Ma non saranno i soli a voler trovare il Lituo e a scoprire il vero nome di Roma. altri vogliono questo e sono disposti anche a uccidere. 

Un brano: 

«Cosa accadde davvero quel fatidico ventuno aprile del 753 a.C? La risposta ha ossessionato lei e migliaia di altri che l'hanno preceduta. Perché lei non crede che si tratti soltanto di una leggenda; lei crede davvero che qualcuno fondò Roma in un certo giorno a metà dell'ottavo secolo avanti Cristo.

«Non è così?».

Lazzari distolse lo sguardo. Al di là della vetrina un vecchio con un cappello di carta in testa e una sdrucita tuta bianca tempestata di gocce colorate verniciava alcune assi. Le pennellate avevano un ritmo costante: rassicuravano, raccontavano di un mondo solido, stagioni che si avvicendavano, alberi e legno.

«Sì, lo credo».

«Anche le persone che rappresento lo credono».

La voce di Lazzari risuonò assente. «Chi sono?»

«Domanda non funzionale».

«Ah sì?».

Il Colonnello sollevò l'indice. «Le persone che rappresento hanno una precisa caratteristica: realizzano sempre i propri sogni. E lei - chi è lei, questo avrebbe dovuto domandarsi - e lei è la persona adatta al nostro scopo».

Lazzari scoppiò a ridere, una risata di gola, cattiva e disturbante. «Io adatto a uno scopo? Mi stia bene a sentire...», disse, ma si bloccò. «Ho sentito abbastanza. Ora me ne andrò e chiuderò il negozio. Perciò la prego di uscire. Non abbiamo altro da dirci».

«Il vero nome di Roma non è Roma, come lei sa bene», lo interruppe il Colonnello. «Uno dei più strabilianti segreti della storia riguarda quello che possiamo chiamare il primo giorno dell'Urbe. Le persone che rappresento desiderano venire a conoscenza di questo segreto ed entrare in possesso di una prova della fondazione di Roma».

«Se queste persone desiderano mantenere immacolato il primato di cui si vantano, gli dica di scegliersi un altro sogno. Questo è irrealizzabile». 

L’autore: 

Davide Mosca è nato a Savona nel 1979. Laureato in Storia antica con una tesi sulla fondazione di Roma, ha lavorato per importanti case editrici. Attualmente collabora con la rivista «Riza Psicosomatica».

Impegnato nel mondo dell'editoria, ha esordito nel la narrativa nel 2001 con Le parole che cadono nel vuoto non fanno rumore.

Con Mursia ha inoltre pubblicato Silla. Il figlio della fortuna (Mursia 2003); Silla imperator (Mursia 2006) e infine Congiura sempre con l’editore Mursia. 

la quarta: 

Il professor Lazzari è tra i massimi esperti delle origini di Roma, ma ha abbandonato i suoi studi e conduce una vita ritirata. Finché un giorno qualcuno si presenta alla sua porta, a sconvolgere la sua esistenza. È un uomo misterioso, forse anche molto pericoloso. Si fa chiamare il Colonnello, ed è al servizio di una minacciosa società segreta. Le persone per cui lavora pretendono che sia proprio Lazzari a rintracciare l'autentico nome di Roma e a ritrovare il lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò. Affascinato e incuriosito, il professor Lazzari accetta la sfida, accompagnato da un'enigmatica donna di nome Artemisia, membro della società segreta. A partire da un oscuro e macabro indizio, i due attraverseranno l'Italia per entrare in contatto con antichi reperti, tombe profanate, necropoli, frammenti di libri perduti e biblioteche sotterranee. E scopriranno di non essere i soli a voler svelare il segreto che avvolge Roma. Un segreto per il quale, in passato, hanno perso la vita in molti. Un segreto che qualcuno custodisce gelosamente, ancora oggi.

Il profanatore di biblioteche proibite di Davide Mosca (2012)

Newton Compton, collana Nuova Narrativa Newton 243, pagg. 317, euro 9,90