Un amplesso lungo, continuato, disperato, che nel cuore della notte tiene sveglio Herbert Trimble, uno scrittore da quattro soldi di racconti a buon mercato. La sua vicina di casa ci sta dando dentro alla grande, e lui è lì sul suo letto a sentire grida e mugugni di piacere, che gli giungono dall’appartamento accanto e che gli danno l’ispirazione per cominciare uno dei suoi racconti, e così alla macchina da scrivere scorre un’unica, lapidaria frase Ho sempre voluto scuoiare una donna. La mattina dopo Martin Windrow, un disilluso e cinico investigatore privato è alla ricerca di Herbert per notificargli i documenti del suo divorzio, ma dello scrittore nessuna traccia, in compenso nell’appartamento accanto c’è la sua vicina di casa barbaramente uccisa e il corpo mutilato.
La polizia non ha dubbi, Herbert è un pazzo omicida, ma Windrow ha dei dubbi sulla personalità dello scrittore e così comincia un’indagine serrata fra sesso e perversione, amore e passione, dolore e crudeltà.
I dannati non muoiono di Jim Nisbet è stato pubblicato in Italia la prima volta a metà degli anni ’80, ma per questa nuova edizione targata timeCRIME, la sorprendente branca della Fanucci dedicata al Crime, lo stesso Nisbet ha scritto un nuovo e sorprendente capitolo finale. Ci troviamo quindi di fronte, a tutti gli effetti, a un libro nuovo e accattivante, bellissimo e crudele.
La scrittura di Nisbet è veloce e dinamica, ricca e dettagliata, sempre efficace. Si muove snella e crudele inchiodando il lettore a una pagina senza fronzoli e senza pietà. I dialoghi serrati ed essenziali esaltano il ritmo di una narrazione che si fa pagina dopo pagina sempre più ossessiva. I personaggi rispecchiano alla perfezione i canoni del migliore, e sottolineo migliore, hard-boiled: una donna fatale, misteriosa e perversa, un detective cinico e disilluso, che cerca di curare le ferite del proprio passato.
Ma il romanzo di Nisbet si fa apprezzare oltre che per scrittura e personaggi, anche per la tematica, per voler affrontare l’oscuro meandro dei desideri umani, per avvicinarsi all’impalpabile limite fra lecito e illecito, passione crudeltà, un limite che a volte diviene sottile e tagliente come la lama di un rasoio, o come la penna di uno scrittore.
Un grande narratore per una storia senza perdono e senza redenzione. Bellissimo!
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