Ce ne sono troppi in giro…
Questa volta parto dal racconto La signora delle Storie di Andrea Franco in I racconti del giallo, perché di solito vengono, diciamo la verità, piuttosto snobbati. E invece vi si possono trovare delle gradite sorprese. Come questa. Napoli. La Signora delle storie è una prostituta uccisa con un taglio netto alla gola. Sono le storie degli uomini ad andare da lei che non esce mai dalla sua stanza, storie che nascondono sempre “un briciolo di infelicità”. Ma se uno non ha una storia da raccontare…Bello e commovente.
Nero Wolfe non crede agli alibi di Rex Stout, Mondadori 2012.
Tre racconti. Il primo che dà il titolo alla raccolta Nero Wolfe non crede agli alibi.
Passeggiare a cavallo in Central Park è stato fatale a Sigmund Keyes, famoso designer industriale ucciso con un colpo di pistola al petto. Sei persone sospettate del delitto. Meglio affidarsi a Nero Wolfe nella sua casa arenaria di New York nella trentacinquesima strada Ovest, cuoco eccezionale Fritz Brenner, Theodore Horstmann migliore aiutante per le famose orchidee, Archie Goodwin “il più eccelso dei tafani” a raccontare la storia con il suo solito modo scanzonato e ironico. Se c’è bisogno ecco pronti Saul Panzer e Orrie Cather. A rompere un po’ le tasche, invece, l’ispettore Cramer della squadra omicidi “alto e grosso coi capelli brizzolati” e d’estate con il viso “di un rosso piuttosto vistoso” con il quale bisogna trovare un accordo. Se tentenna la minaccia di una telefonata a Skinner della procura distrettuale. In questo racconto quasi tutti vengono arrestati per diversi motivi e occhio al sarto…
Nella gola della morte.
Margaret Mion e Fredrick Weppler vogliono sposarsi ma prima desiderano sciogliere il mistero del “suicidio” del marito (la polizia crede così) perché i due non hanno detto la verità completa rispetto all’arma del delitto. Ma a Wolfe stanno dicendo la verità o mentono ancora?
Mascherato per uccidere
I membri del Manhattan Flower Club da Wolfe a vedere le sue famose orchidee. Tra questi Cynthia Brown che si confida con Archie. In passato una sua amica è stata strangolata con la sua sciarpa da un uomo che ha rivisto proprio qui. Non sa come si chiama e non vuole descriverlo se prima non si mette d’accordo con Wolfe. Sicuro che fa la stessa fine.
I soliti indiziati, i soliti panini buttati giù da Goodwin, lui stesso in pericolo per un incontro con il probabile assassino. Un po’ di movimento trilleresco (mio conio) che fa sempre bene, il sorriso che sorge spontaneo dalla lettura dei tre racconti e qui c’è addirittura Fritz pronto al placcaggio di un tizio che se ne vuole andare. Lettura sempre piacevole quella di Rex Stout.
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