Un delitto sconvolge la tranquilla monotonia del piccolo borgo di Case Rosse. Il paese, incastrato nell’Appennino tosco-emiliano, ha l’originale primato di avere il Commissariato più piccolo d’Italia, e proprio in questo silenzioso e immobile angolo di montagna vengono ritrovati tre cadaveri con i volti sfigurati da colpi di fucile, si tratta di un uomo, una donna e una bambina, attorno a loro nessuna traccia di sangue. A indagare sul delitto di questo tranquillo borgo, si trova un uomo che tranquillo non è. Si tratta del commissario Roberto Serra, che dopo aver abbandonato il crimine violento e organizzato di Roma, cercava fra i monti un po’ di pace e di tranquillità, cercava il luogo per poter sfuggire a un passato, che tornerà presto ad attraversare la sua strada.
Venti corpi nella neve è il primo romanzo di Giuliano Pasini, pubblicato da timeCRIME, il marchio Fanucci dedicato al Giallo/Mystery.
Vari elementi confluiscono e si fondono in questo romanzo: preponderante e centrale vi è il mistero dell’omicidio (ben strutturato e convincente), secondario, ma comunque affascinante e ben riuscito vi è l’affresco della storia passata che si fonde con una splendida descrizione di luoghi amati e cercati.
La scrittura di Pasini è asciutta e scattante, ma nonostante questo riesce ad essere evocativa e spesso poetica. La vicenda si muove veloce, scandita con perfetta cadenza da capitoli brevi e taglienti che guidano con sicurezza il lettore attraverso i meandri di un mistero che scaverà nel passato dei protagonisti e dello stesso investigatore, che si troverà costretto a confrontarsi con le proprie ombre.
La scrittura di Pasini riesce comunque ad andare oltre, a superare la vicenda narrata toccando e facendo scaturire emozioni e sentimenti, ideali e convinzioni, ciò rende il romanzo una fonte di sensazioni e commozioni.
I dialoghi sono freschi ed efficaci, sempre perfettamente funzionali alla narrazione. Le descrizioni emotive, ma sincere. I personaggi sono delineati con pochi tratti essenziali, ma, nonostante questo, si mostrano profondi e reali, convincenti e riusciti.
Si tratta di un libro sorprendente e affascinante, un esordio di grande spessore. Uno scrittore di cui sentiremo parlare ancora.
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