Da quando è nata, la cinematografia statunitense si è sempre “ispirata” a successi internazionali, né sembra intenzionata a cambiare filosofia. Molto più raro è il caso contrario, quando cioè sono cinematografie molto sviluppate - come quella cinese - a rifarsi dichiaratamente a quella americana.

È il caso di Sangue facile (San qiang pai an jing qi, 2009), da alcuni giorni in DVD BiM nelle migliori videoteche italiane.

 

Diretto da un maestro indiscusso come Zhang Yimou - conosciuto in Italia per film come Sorgo rosso, Ju DouLanterne rosse, poi dimenticato e “riscoperto” con grandi produzioni come Hero e La foresta dei pugnali volanti - il film è il dichiarato remake in chiave cinese di Sangue facile (Blood simple, 1984), opera d’esordio scritta e diretta dai geniali fratelli Joel ed Ethan Coen.

Conosciuto a livello internazionale con il titolo A Woman, a Gun and a Noodle Shop, il film trasporta le vicende dell’originale - un uomo che assolda un investigatore per scoprire l’infedeltà della moglie e poi lo incarica di uccidere i due amanti, con risvolti inaspettati - negli affascinanti paesaggi delle montagne cinesi e soprattutto cala la storia nei dettami del wuxiapian, il cinema in costume tipicamente cinese.

Il protagonista Wang (interpretato da Ni Dahong) è un locandiere che sospetta l’infedeltà della moglie (l’esordiente Xiao Shen-yang), ma in realtà nella storia dei fratelli Coen verranno inseriti molti più elementi, con un occhio sempre attento alla tradizione umoristica e teatrale.

 

Un’occasione quindi sia per rispolverare il primo film scritto e diretto da Joel ed Ethan Coen, sia per scoprire queseta nuova produzione cinese firmata da Zhang Yimou.