La bimba: difficile trovare una comprimaria migliore. Per Chance Renard, il Professionista, in 17 anni di carriera le donne sono state innumerevoli. È la regola del gioco, ma poche hanno lasciato veramente un’impronta. Tra tutte Caterina “Skate” Manzelli è forse quella che di più ha colpito il cuore del pubblico e anche del Prof, diciamolo pure.
Caterina, detta la Bimba, entra nell’universo del Professionista in maniera anomala. In un universo dove tutti sono in qualche misura dei “professionisti”, dagli alleati alle maliarde di turno, Caterina arriva in un’avventura particolare che ha segnato anche un cambiamento di tono della serie. O meglio ha introdotto alcune novità che con il tempo si sono integrate con il resto della saga.
La Bimba appare per la prima volta in Gangland [Segretissimo n. 1527, maggio 2007] una storia che avevo scritto per dare una possibilità italiana alla serie. Si trattava di dimostrare che anche l’Italia poteva fornire set e ambientazioni per le storie del Professionista. Certo era un’avventura in cui lo spionaggio lasciava un po’ spazio al puro “nero criminale” e il ritratto di una città (Milano-Gangland appunto) prendeva il sopravvento.
C’erano sfumature di solito assenti nelle avventure di pura adrenalina del Prof. Un esperimento ben riuscito e accolto con piacere dalla maggior parte dei lettori, alcuni dei quali preferivano anzi questo genere di avventura.
In seguito la saga del Professionista è tornata su binari più classici perché questo impone un po’ il format di Segretissimo, che è una rivista di spionaggio e tale deve restare. A Gangland siamo tornati con altre due avventure (Tiro all’italiana [Segretissimo 1561, marzo 2010] e Gangland Blues [1573, marzo 2011]) esaurendo in questa fare un po’ le tematiche legate al genere.
Ci saranno altre occasioni in altri ambiti magari... però la Bimba resta, almeno nelle avventure in cui il Professionista è affiancato dalla sua squadra.
Oggi è un po’ diversa che agli esordi. In Gangland la Bimba era una ragazzina della Milano-bene, annoiata dai ritmi borghesi della sua esistenza. Si divertiva a frequentare i centri sociali, a sfidare il sistema come graffitara ma il contatto con il mondo del Professionista la colpisce profondamente. Un po’ s’innamora con l’incoscienza degli adolescenti di questo guerriero che vive fuori da ogni regola. e siccome il Prof proprio uno sconsiderato non è, cerca di fare di tutto pur di allontanarla. Magari sente un po’ di affetto, un sentimento paterno che per lui è una cosa nuova. L’avventura finiva così, con un’ordalia di sangue da cui la Bimba usciva indenne ma senza rinunciare alle sue aspirazione.
Il malessere verso la società in cui è cresciuta la spingono successivamente ad allacciare rapporti con il Freddo e Tommaso per diventare parte di quel mondo da cui Chance ha cercato escluderla. Niente da fare, due anni dopo - forse meno - se la ritrova con il fucile imbracciato in una missione che parte da Gangland e si sposta sino in Libano (Colori di guerra [Segretissimo 1534, dicembre 2007] e Beirut Gangwar [1542, agosto 2008]). È qui che Caterina ha il suo vero battesimo del fuoco. Si trova a dover scegliere tra la vita di Chance e quella di uno strano bambino killer. E non si tira indietro anche se premere quel grilletto le costa un pesante tributo in termini psicologici.
Sparisce per un po’ mentre Chance vive altre avventure da solo in luoghi e situazioni che per lei sono ancora off-limits (Campi di morte [Segretissimo 1555, settembre 2009]). Poi l’azione ritorna in Italia, si sposta negli Urali. Ormai il Professionista può contare su una squadra di collaboratori fissi e la Bimba ne è diventata parte integrante. Anzi quasi la punta di diamante.
Resta il rapporto irrisolto tra loro, la gelosia per le varie compagne che incrociano anche sessualmente la vita del Prof come la giornalista Arianna Parino o Antonia Lake, che è una macchina da guerra. Con lei la Bimba passa dall’aperta ostilità a una sorta di complicità. E in questo triangolo si inserirà anche Nastassja, vecchia amica del Prof e soprattutto una icona della Guerra Fredda. Universi femminili in un orizzonte maschile e violento. Giusto per dimostrare che né il Professionista né il suo autore sono poi così maschilisti come potrebbe sembrare.
Di certo dopo la drammatica avventura in Giappone, terminata con quel colpo di pistola di Mimy Oshima venuta a vendicarsi del Professionista [Nome in codice: Loki, Segretissimo 1581, novembre 2011], nel mondo dell’intelligence gira voce che Chance Renard sia morto. E forse l’unica, la più testarda di tutti, quella che non si vuole arrendere all’evidenza è proprio la Bimba.
Già si prepara un’avventura internazionale che riporta il Prof al passato nella Legione, alla Somalia, ai segreti traffici di materiali tossici, da Stoccolma, alla Svizzera sino a Belgrado e nelle più suggestive e inaccessibili località del Montenegro. Una storia in cui si mescola cronaca dei nostri giorni, problematiche come lo smaltimento criminale delle scorie nucleari, la cattura di criminali di guerra serbi all’azione adrenalinica, alle trappole delle spie, al sesso estremo nella più pura tradizione del Professionista. E la sapete la novità? La Bimba aveva ragione. Il Professionista non è morto.
Le immagini che accompagnano questa nota sono di Alberto Lingua, già autore delle Play Action Girl di Action e rappresentano uno studio per un fumetto del Professionista.. che ancora deve trovare un editore...
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