In una Torino sonnolenta e affascinante qualcosa di inquietante e sinistro sta accadendo in una distratta indifferenza. Diversi medici stanno morendo… omicidi cruenti, suicidi dubbi e strani incidenti si susseguono crudelmente, nel mezzo di questa scia incompresa di morte si muove Marco Gervasi giornalista gastronomico con una viscerale passione per la cronaca nera e i delitti. Lui, fra una portata e l’altra, fra una donna e l’altra (il nostro è infatti discretamente ed elegantemente donnaiolo), non crede alla versione ufficiale e cerca di trovare il filo conduttore di tutta la vicenda. Una vicenda che lo porterà a indagare su una verità sconvolgente e inquietante, che lo porterà a seguire piste cieche o volutamente intricate, che lo porterà a confrontarsi con le donne della sua vita e poi in fondo anche con se stesso.
La paziente di Adele Rosazza è pubblicato dalla Robin edizione (della stessa autrice anche il riuscito Il mese più crudele, Robin), nell’ormai famosa collana I Luoghi del delitto, si tratta della prima indagine del giornalista Marco Gervasi, che fra un ristorante e l’altro sogna di indagare fra divise e magistrati.
Il romanzo si lascia apprezzare fin da subito per una scrittura fluente e accattivante, che riesce a instaurare un feeling con il lettore, che pagina dopo pagina si ritrova trasportate fra le vie di una Torino che diviene parte integrante del romanzo. Dialoghi sono efficaci ed evocativi, le descrizioni ben riuscite, e l’atmosfera che si respira con il proseguire della vicenda diviene a ogni momento più ossessiva e morbosa… come la realtà che si sta svelando.
Molto bella anche la figura del protagonista, con i suoi dubbi e le sue passioni, le sue piccole frustrazioni e le sue affascinanti presenze femminili.
Si tratta di un romanzo riuscito e accattivante, che propone sulla scena un nuovo investigatore dinamico e riuscito. Un piacere per il lettore.
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