Dopo L’invidia di Velázquez (Sironi 2008), l’attore e scrittore italiano Fabio Bussotti torna a raccontare un’inchiesta del commissario Flavio Bertone, che dal mondo della pittura stavolta passa a quello della letteratura.

Il suo nuovo romanzo, Il cameriere di Borges (perdisapop 2012 - all’interno della collana Corsari diretta da Antonio Paolacci), tesse una ragnatela di inganni che parte dal Che Guevara e arriva fino in Italia, anzi fino al misterioso vicino di casa del commissario Bertone: in mezzo a questa ampia ragnatela, c’è spazio per un altro creatore di trame ingannatrici: Jorge Luis Borges.

Ecco la trama:

Chi è Evaristo Torriani? Perché il suo nome sembra rimbalzare per decenni tra Europa e Sudamerica nei contesti più diversi? Amico di Che Guevara, agente dei servizi segreti, ma anche cameriere personale del grande scrittore Jorge Luis Borges: è possibile che proprio quest’uomo, ormai anziano e con un altro nome, sia il vicino di casa del commissario Flavio Bertone?

Fatto sta che è sparito e, poco dopo, sparisce anche la misteriosa busta che il vecchio aveva chiesto al commissario di custodire. Quando poi, viaggiando da Roma a Buenos Aires, Bertone scopre che i servizi segreti stanno ancora cercando Torriani, tutto si complica, perché in quella busta potrebbe esserci un documento molto compromettente: i nomi dei veri genitori degli orfani del regime di Videla. E se invece ci fosse un inedito di Borges?

Malgrado Bertone affermi in più occasioni di non conoscere l’autore argentino, si sente che Bussotti ne è invece appassionato, perché riesce a rendere con pochi tratti lo spirito del Maestro di Buenos Aires.

Il cameriere di Borges è un romanzo frizzante e divertente, e non stupisce che registi del calibro di Liliana Cavani e Marco Bechis si siano dimostrati più che interessati ad occuparsi di una possibile futura trasposizione cinematografica.

Ecco un estratto:

Bertone, in punta di piedi, tornò in camera. S’infilò le mutande. In salotto, prese la Beretta dal cassetto della scrivania. Tornò a guardare nello spioncino. Il tipo era ancora lì che cercava di entrare. O come ladro era una schiappa, oppure la serratura del signor Vincenzo era formidabile. Bertone vinse la paura che gli aveva raddoppiato i battiti cardiaci e spalancò la porta: «Mani in alto!».

 

Il cameriere di Borges di Fabio Bussotti (Perdisapop), 304 pagine, euro 16,00 (eBook, euro 6,90) - ISBN 978-88-8372-569-2