E’ in libreria dal 12 gennaio il romanzo Il male quotidiano (2012) del milanese Massimo Gardella, noto traduttore, musicista e scrittore avendo al suo attivo anche il romanzo di fantascienza Il quadrato di Blaum pubblicato nel 2009 (Cabila Edizioni).

Nel leggere il romanzo e le vicende del suo protagonista, l’ispettore Remo Jacobi, il lettore entrerà in una spirale di tensione che non lo abbandonerà sino all’ultima pagina.

Remo Jacobi è un cinquantenne, italiano con un padre rumeno, ha un passato tormentato, vive un lungo incubo per la morte di sua figlia, la moglie lo ha lasciato con conseguente divorzio e lui ha passato anche un periodo di cura in una clinica. Ha una carriera a rischio con strascichi di errori commessi in varie indagini.

Vive con il padre a Pavia, una zona attraversata da fiumi importanti come il Ticino che confluisce poco distante nel Po.

Una mattina viene chiamato d’urgenza e si deve recare proprio in riva al Ticino in un punto che confluisce nel Po.

Alcuni canottieri avevano trovato un pesce siluro morto che galleggiava vicino al pontile.

Un pesce enorme, lungo almeno tre metri, avevano chiamato la polizia perchè dalla bocca di questo “mostro” spuntava la mano di un bambino.

Dopo i primi accertamenti, l’ispettore Remo Jacobi ricadrà in un incubo vissuto già a lungo nel passato, in quanto dovrà indagare su  chi ha violentato e ucciso quella povera bambina trovata all’interno del pesce.

Massimo Gardella è nato nel 1973 e vive a Milano. È traduttore di saggi e romanzi per diversi editori italiani. Nel 2009 è uscito il romanzo Il Quadrato di Blaum (Cabila Edizioni). Come musicista ha scritto le musiche per il documentario di Giorgio Fornoni Ai confini del mondo (Chiarelettere, 2010).   

Il suo sito internet è:

www.massimogardella.com

 

 

 

un brano dal testo:

 

"I poliziotti si apprestarono a eseguire gli ordini dell’ispettore. Sul sentiero di ghiaia, la squadra della scientifica con l’attrezzatura si avvicinava al molo con un’espressione fredda e professionale, Jacobi s’incamminò per andare incontro al gruppo di specialisti che avrebbe tagliato la pancia al pesce per estrarre il corpicino intrappolato nelle sue viscere. O almeno questa era la sua idea..."   

 

 

 

Il grande fiume si snoda nella pianura tra alberi secolari, barche e ponti, indifferente ai pesci mostruosi che popolano le sue acque e all’orrore che un giorno si sprigiona sulle sue sponde. Un brutale ritrovamento segna l’inizio della nuova indagine dell’ispettore Remo Jacobi, uomo di cinquant’anni disilluso, divorziato e senza figli. O così dice. Vive con l’anziano padre rumeno in un borgo rurale e il suo curriculum di poliziotto è ormai composto di casi che ha scelto deliberatamente di affossare. È convinto che un velo di male puro si sia sovrapposto alla realtà quotidiana e si è rifugiato nella misantropia per sopravvivere a un mondo che percepisce sempre più incomprensibile e ostile.

Ma di fronte all’ennesima, insulsa atrocità, Jacobi si ribella e lungo quelle rive antiche e lussureggianti comincia a combattere una lotta che ha origini lontane: nei deserti della Somalia teatro di guerra di mercenari disposti a tutto, e nell’Europa dell’Est dove altre violenze hanno piegato definitivamente la logica del vivere civile. Fino ad approdare in una più vicina ma non meno torbida metropoli, dove ad aspettare Jacobi ci sono una donna e la possibilità di un sentimento che forse potrebbe riscattarlo...   

 

 

Il male quotidiano di Massimo Gardella (2012)

Guanda, collana Narratori della Fenice, pagg. 290, euro 17,50