Era il 1975 quando Paul Bartel portava su schermo il racconto Il pilota dell’Apocalisse (The Racer, 1956) di Ib Melchior: con David Carradine e Sylvester Stallone nel cast nasceva il piccolo capolavoro Anno 2000: la corsa della morte (Death Race 2000).
Non pago di aver ispirato uno dei giochi automobilistici più violenti della storia (Carmageddon), il film nel 2008 ispira il regista e sceneggiatore Paul W.S. Anderson per un remake moderno e dal sicuro successo: Death Race.
Nel futuro i detenuti abili guidatori sono costretti ad un gioco al massacro: il Death Race. Durante questo torneo carcerario - trasmesso a pagamento e quindi grande fonte di guadagno per chi lo gestisce - i detenuti e le loro auto dovranno coprire un certo percorso rimanendo vivi fino alla fine.
Proprio prima che inizi un Death Race, però, la star dello show - un uomo talmente sfigurato da girare con la maschera e farsi chiamare Frankenstein - muore, e al suo posto viene segretamente posto Jason Statham, che sarà impegnato a salvarsi la vita, vendicarsi e far cessare il gioco della corsa.
I tempi cambiano e il cinema cambia più velocemente di tutti. Il film di Bartel era una feroce e tagliente denuncia politica, contro ogni tipo di totalitarismo, contro il potere della stampa di alterare la realtà e si riallacciava a tematiche orwelliane.
Death Race si spoglia di qualsiasi tipo di denuncia a sposa l’azione pura: non è un caso che uno dei protagonisti, all’inizio dei “giochi” dica chiaramente: «That’s Enternainment», questo è intrattenimento, citando una immortale canzone hollywoodiana degli anni Cinquanta.
Il Frankenstein di David Carradine era all’apparenza uno strumento del potere dittatoriale che seguiva le regole solo in attesa del momento giusto per colpire al cuore il Potere. Nel film del 2008 il personaggio muore nelle prime scene, a testimoniare che Anderson non è interessato ad alcuna valenza politico-sociale: il suo è un personaggio che corre e ammazza gente, non si impegola in discussioni profonde come negli anni Settanta.
Questa sera alle 21.10 Italia1 trasmetterà il film e quindi sarà l’occasione per gustare uno dei migliori film d’azione della stagione 2008 e una ulteriore prova che Jason Statham è perfetto in questo tipo di ruoli.
Va ricordato infine che nel 2010 per il solo circuito home video è stato distribuito il film Death Race 2 che si pone come prequel del titolo del 2008: è la nascita del personaggio di Frankenstein che, ancora una volta, rinnega ogni valore degli anni Settanta.
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