Un po’ di movimento…
Parker: Dietro le sbarre di Richard Stark, Mondadori 2011.
Siamo nel carcere di Stoneveldt nello stato del Midwest per un fallito furto di medicinali. Parker è dentro con il falso nome di Kasper, inutili i tentativi della polizia di farlo parlare anche attraverso un informatore (brutta fine la sua). Amicizia con Toni Marcantoni e il compagno di cella negro Brandon Williams (sorella con pupo) con i quali organizza la fuga.
Evasione e Parker al centro dei pensieri dei suoi attuali “alleati”. Per ora tutti hanno bisogno l’uno dell’altro. Vengono fuori altri personaggi le cui vicende si intersecano fra loro: lo spacciatore Goody che cerca di fregare Brandon (la taglia fa gola), Henry Freedman che fa le corna a sua moglie Muriel con Darlene Johnson Ross, direttrice di una scuola di danza frequentata da Brenda, compagna di Ed Mackey, socio dello stesso Parker, il detective Jason Rembek che segue le tracce dei tre criminali evasi.
Dopo la fuga ecco il tentativo di un colpo grosso di gioielli attraverso una galleria, crollo, ancora fuga, Brenda beccata dalla polizia su indicazione di Darlene che deve essere interrogata. Occorre “ammorbidirla” con un giusto convincimento. E Parker non vede l’ora di filarsela in un altro stato dalla sua ragazza. Ce la farà?
Personaggi ben scolpiti, storia veloce, movimento, guizzo, giusta psicologia, violenza. Parker “onesto” e freddo, calcolatore, la mente e pure il braccio quando serve. Tutto scivola via liscio e sicuro come su un velluto. Anche perché dietro lo pseudonimo di Richard Stark c’è Donald E. Westlake. Una garanzia.
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